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10/4/2016 | David Sealy*
Il cambiamento dei consumi negli USA sta spingendo l'industria alimentare ad adottare profondi cambiamenti. I giovani della generazione millennial non si siedono a tavola per tre pasti completi al giorno, come facevano i loro genitori. Piuttosto si limitano al pranzo o alla cena, insieme a tre o quattro snack piuttosto consistenti. Questo nuovo modo di mangiare favorisce le azioni delle PMI del settore alimentare, che basano il proprio marchio sugli ingredienti di qualità e vendono attraverso canali non tradizionali.
Le società di maggiori dimensioni sono più lente nell'adattarsi. Alcuni leader nel settore degli snack stanno lanciando nuovi prodotti, come ad esempio verdure fritte (in sostituzione delle classiche patatine) e spuntini a base di nocciole, e stanno riposizionando le campagne pubblicitarie per enfatizzare la qualità degli ingredienti. Altre aziende hanno fatto ricorso a piccole acquisizioni mirate per soddisfare le nuove richieste dei consumatori.
Tuttavia, la maggior parte delle aziende alimentari di grandi dimensioni sono ben consapevoli degli svantaggi che derivano dal nuovo scenario competitivo, e si stanno focalizzando maggiormente sulla gestione dei margini di profitto per aumentare gli utili. Alcune ritengono che un processo di consolidamento su larga scala del settore sia il modo migliore per attuare tale strategia. Solo il tempo dirà se questi cambiamenti sono durevoli e se le grandi aziende nel settore degli snack sapranno adattarvisi.
*analista azionario senior presso The Boston Company Asset Management1 (BNY Mellon)
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