Acquista consistenza il rally dei mercati emergenti dopo i deflussi che hanno caratterizzato il comparto nel 2015, come conferma il MSCI Emerging Markets Index che fa segnare un rialzo del 15.5% year to date a fronte di una variazione del +6.4% del MSCI World Index. Un'analisi di SPDR ETFs isola tre elementi come principali responsabili dell'inversione di tendenza di cui si stanno occupando con crescente interesse gli investitori.

 

 

 

Il primo è rappresentato dalla forte situazione di difficoltà vissuta dagli emergenti lo scorso anno, dovuta principalmente al rallentamento della crescita cinese e alla sfavorevole politica monetaria Fed. L'esito fu un deciso riposizionamento da parte degli investitori. Strettamente connesso, il secondo elemento, ovvero le attuali valutazioni a sconto rispetto ai mercati sviluppati che caratterizzano l'universo emergente. I miglioramenti dell'efficienza aziendale, testimoniati dai positivi dati su return on equity, completano il quadro e spingono gli investitori verso una revisione dell'asset allocation. Terzo e ultimo punto, i dati macro su valute e commodities. La prolungata svalutazione che ha interessato le divise emergenti sembra arrivata al suo punto di minimo, con prospettive di rimbalzo che acquistano concretezza con il progressivo riequilibrio del mercato delle commodity. L'atteggiamento attendista delle Fed a seguito dei dati opachi di agosto sull'occupazione Usa fornisce un ulteriore aiuto.