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7/22/2015
“E’ iniziato un periodo di volatilità destinato a permanere e gli investitori devono abituarsi a questo”. E' l'incipit dell'analisi di Stephanie Flanders, chief market strategist per l’Europa di J.P. Morgan Asset Management, che apre l’edizione estiva della Guide to the Markets trimestrale.
Ci sono tre considerazioni chiave per gli investitori da considerare in questo trimestre:
“Ultimamente i mercati obbligazionari hanno (fortunatamente) ricordato agli investitori che i mercati del reddito fisso non sono una scommessa unidirezionale” dichiara Flanders. "Quando i tempi si fanno difficili, per gli investitori risulta ancora più importante diversificare. I prezzi degli attivi subiscono scossoni su base giornaliera, ma ci sono buone ragioni per pensare che sia azionario che obbligazionario possano restituire rendimenti positivi nel medio termine”, afferma invece David Stubbs, global market strategist di J.P. Morgan A.M.
“La buona notizia - prosegue Flanders - è che la ripresa dell’Europa nella prima parte dell’anno sta continuando anche nella stagione estiva, nonostante la volatilità dei mercati e il punto di domanda sulla crescita negli Stati Uniti. È incoraggiante il confronto con il 2014, quando una ripresa nel primo trimestre ha avuto una fase di stallo nel secondo”.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, invece, “certamente le attuali valutazioni delle azioni - sottolinea Stubbs - sono leggermente al di sopra della media di lungo periodo, ma possono restare sopra la loro media anche per un periodo prolungato di tempo. La mossa della FED per muoversi dalla situazione di tassi zero dovrebbe essere interpretata come un 'nulla osta' che indica un’economia più sana e indica un contesto in cui le aziende possono puntare a utili obiettivo e sospingere al rialzo i mercati”.
“Le valutazioni sono importanti per gli investitori perché determinano i ritorni che verosimilmente verranno realizzati nel lungo periodo. Se si paga un prezzo alto, è probabile si guadagni di meno nel futuro. Questo sottolinea un messaggio più ampio per gli investitori se guardiamo al secondo semestre del 2015 e oltre: diversificare di più, attendersi di meno” conclude Flanders.
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