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È ancora tempo di rally per l'Europa

4/15/2015 | Redazione Advisor

Al buon momento delle borse del vecchio continente continuerà nei prossimi sei mesi. Ad affermarlo sono i gestori che hanno partecipato al sondaggio Morningstar Italy Investment Sentiment Index.


Non dimenticatevi il rally: il buon momento delle borse del vecchio continente continuerà nei prossimi sei mesi. Ad affermarlo sono i gestori che hanno partecipato al Morningstar Italy Investment Sentiment Index, costruito sulla base delle probabilità attribuite a diversi scenari (mercati in salita, stabili o in discesa) su un orizzonte di sei mesi, mostra uno scenario positivo per le azioni, negativo per i titoli governativi e neutrale per le obbligazioni emergenti.  

 


In particolare, secondo quanto comunicato dalla società, ad aprile l’indice di sentiment sulle Borse europee si è attestato a 67,37 punti, in discesa rispetto agli oltre 70 punti di marzo, ma comunque saldamente in territorio positivo. In linea anche il giudizio su Piazza Affari: l’indice MIISI passa dai 69 punti di marzo ai 67 di aprile. I gestori sono convinti che il 2015 sarà l’anno della ripresa economica, di una politica fiscale meno sbilanciata verso l’austerità e dell’approvazione di ulteriori riforme strutturali. Come spiega una nota di Exane Derivatives, le ragioni sono diverse, tra cui le notizie favorevoli sul fronte macro (anche se le probabilità di sorprese positive si sono ridotte), il riequilibrio dei portafogli degli investitori internazionali, il miglioramento della dinamica del credito, il proseguimento del Quantitative easing (acquisto di titoli obbligazionari da parte della Bce per stimolare l’economia) e le stime “eccessivamente basse” degli Eps (earning per share) dei titoli del Vecchio continente.  

 

Discorso diverso per i titoli di stato tedeschi e statunitensi. In questo caso, ad aprile, è scivolato in uno scenario negativo gli indici di sentiment su questi strumenti che scendono a 38,25 (da 42), nel caso dei titoli di stato tedeschi, e a 35,75 (da 37,6), per quanto riguarda gli americani. Si allontana, invece, dallo scenario neutrale anche l’indice MIISI sul BTp decennale italiano, che passa da 48,62 a 44,37 tra marzo e aprile, a fronte di una ulteriore riduzione dello spread (differenziale) rispetto al Bund tedesco. Rimane invece attorno ai 50 punti l’indicatore di sentiment sulle obbligazioni dei mercati emergenti, che, secondo alcuni, offrono opportunita’ interessanti anche con il dollaro forte.

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