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1/8/2015
Europa e Giappone a gonfie vele, prudenza sui mercati emergenti. E' l'analisi di Benjamin Melman, head of asset allocation and sovereign debt di Edmond de Rotschild Asset Management.
Ci stiamo concentrando sull'azionario europeo e giapponese. Per quanto riguarda l'Europa, la ripresa iniziata nel secondo trimestre del 2014 negli Stati Uniti avrà un impatto favorevole. La sottoperformance dell'anno appena passato suggerisce che il sentiment è eccessivamente pessimistico e questo stato d'animo è destinato a cambiare. La Bce, inoltre, sembra intenzionata ad accelerare il suo programma di acquisti di asset e ha anche apertamente dichiarato di voler acquistare titoli di Stato.
Sul fronte Giappone, invece, le elezioni anticipate daranno una nuova maggioranza parlamentare a Shinzo Abe che, oltre a maggiore legittimità, fornirà tempo per la Abenomics, decisamente pro-equity.
Restiamo neutrali sull'azionario emergente, dato che il dollaro più forte ha portato a una maggiore volatilità all'interno dell'area. La posizione neutra, però, non implica che non ci siano possibilità di investimento. E' il caso delle azioni indiane, in un paese che non è minacciato dal calo dello yen e gode ancora di prospettive di crescita rosea.
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