Le divergenze tra gli Stati Uniti e il resto del mondo mettono un freno alla ripresa economica globale. Lo spiega Goldman Sachs nel suo consueto appuntamento con il Global Economic Weekly.

 

Mentre l'ultimo trimestre del 2014 sta per iniziare, le tendenze più chiare sono emerse a livello macro: nel corso degli ultimi mesi, la forza consistente del dollaro si è palesata  e diversi importanti mercati azionari hanno mostrato progressi consistenti. Questi cambiamenti riflettono due dinamiche macro correlate: una chiara accelerazione nella crescita degli Stati Uniti e la divergenza tra i mercati e le linee politiche negli Stati Uniti e in altre parti del mondo, in particolare nell'Eurozona.

 

La prima di queste dinamiche è già terminata. L'economia degli Stati Uniti è improbabile possa accelerare molto di più, quindi è diventato evidente che il quadro globale si è messo in moto per lo più grazie a un solo motore. A conferma di questo, l'indicatore delle economie globali di settembre dimostra che l'economia mondiale ha scivolato di nuovo in (lieve) rallentamento. Le divergenze tra regioni, in questo senso, stanno limitando la capacità di accelerazione globale sostenuta.

 

La questione chiave è se questa divergenza continuerà e se si sta già riflettendo nei mercati. Anche se alcune forze possono agire contro questa divergenza, pensiamo che il quadro generale sia ancora quello in cui la ripresa degli Stati Uniti e il percorso di politica monetaria continuino a distinguersi rispetto al quadro delle altre grandi economie.