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Bce, economisti a confronto dopo il taglio dei tassi

9/5/2014 | Alessandro Chiatto

Bill Street, capo economista EMEA di State Street Global Advisors e Patrice Gautry, capo economista di Union Bancaire Privée – UBP, spiegano il loro punto di vista sul taglio dei tassi deciso dalla BCE


Bill Street, capo economista EMEA di State Street Global AdvisorsPatrice Gautry, capo economista di Union Bancaire PrivéeUBP, spiegano il loro punto di vista sul taglio dei tassi deciso dalla BCE. 

 

"La decisione odierna di tagliare i tassi di interesse - spiega Bill Street - rappresenta una battuta d’arresto per le misure più aggressive da attuare nei prossimi mesi. I tagli del tasso di rifinanziamento principale e del tasso di deposito mostrano il continuo indebolimento dei dati macroeconomici in Europa dopo l'ultima riunione della BCE. Ciò si sta verificando in un contesto di inflazione pari a zero e di timore sul fatto che l'Europa si stia dirigendo verso la deflazione. Ci aspettiamo che i due tagli abbiano effetto ridotto sul credito bancario, portando a un ulteriore indebolimento dell’euro, in linea con la nostra attuale stima di fair value a 1,18".

 

"L'annuncio di nuovi acquisti di covered bond è stata una sorpresa, soprattutto considerando le speculazioni di mercato sull’annuncio di un programma sull’acquisto di ABS . Ci aspettiamo che il Presidente della BCE, Mario Draghi, continui a fare tutto quello che serve per promuovere il dibattito sulla realizzazione di un programma di acquisto di ABS, nonché su un più ampio e impattante programma di QE."

 

"Visto come misura di emergenza per far fronte al deterioramento dell'attività economica e al crollo delle aspettative per l’inflazione nell’Eurozona - afferma Patrice Gautry - il taglio dei tassi odierno (non deciso all'unanimità) dovrebbe portare a un deprezzamento dell'euro e rassicurare i mercati finanziari riguardo alla determinazione della Banca centrale europea (BCE). Non essendo riuscite a far ripartire immediatamente il credito, le banche potranno rifinanziarsi a costi vicino allo zero e in questo modo tutti gli operatori saranno inondati di liquidità: questa è una buona occasione di rimbalzo per i listini azionari e di ulteriore discesa per i rendimenti obbligazionari, pur in un contesto di dati economici negativi e di rischi geopolitici ancora presenti".

 

"Il tempo scorre in fretta e le somme in gioco potrebbero sorprendere: nelle prossime settimane arrivano le TLTRO, mentre i dettagli del programma di acquisto di ABS saranno resi noti a ottobre. Inoltre, l’Eurotower rilancerà un programma di acquisti di covered bond bancari il mese prossimo. Questi elementi dovrebbero far crescere il bilancio della BCE e farsi portatori potenzialmente di una iniezione di liquidità vicina ai 1.000 miliardi, una volta che tutte le misure saranno operative. Inoltre, la porta resta aperta per un programma QE esteso ai titoli di Stato, se fosse necessario".

 

"Non resta che allentare la politica di bilancio o di proporre un piano di rilancio fiscale della domanda interna a livello europeo, e l’Eurozona avrà finalmente la politica economica più aggressiva tra tutte le aree geografiche globali".

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