Attenzione alla duration più che al rischio di credito. E' quanto sostiene Chris Iggo (nella foto), cio fixed income di AXA IM, nel consueto appuntamento con il suo blog. 

 

Effettivamente le prospettive ci sembrano positive anche per i fondamentali di credito in considerazione dello scenario macroeconomico. A questo proposito, la sfida principale per gli investitori obbligazionari dipende dai tassi. Ho esaminato l’andamento del mercato del credito globale nei periodi 2004-2009 e 2009-2014. È interessante il fatto che non c’è grande differenza di performance, ovvero rendimento e volatilità, tra diverse fasce di rating di credito. Ci aspettavamo una maggiore volatilità dei BBB rispetto ai titoli AAA, ma la differenza non è poi così evidente. Se esaminiamo invece il rendimento e la volatilità di diverse fasce di scadenza otteniamo un risultato diverso. La duration risulta un fattore più importante per determinare la volatilità rispetto al rating di credito. Durante la recente fase rialzista del mercato obbligazionario, i titoli BBB a lunga scadenza sono stati i più brillanti. Se i rendimenti salgono, sarà meglio trovarsi tra le scadenze a breve termine, ma è comunque positivo posizionarsi ai livelli più bassi della scala del credito, persino nel segmento high yield. I titoli ad alto rendimento a breve scadenza riporteranno nuovamente risultati migliori in termini di rendimento complessivo rispetto alle obbligazioni investment grade di alta qualità a lungo termine.