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UBP, come cavalcare la volatilità in Russia

4/24/2014

Gli investitori devono essere pronti a una perdurante alta volatilità, che però potrebbe offrire interessanti opportunità di investimento a lungo termine. Lo spiega Pavel Laberko, head of russian equities di Union Bancaire Privée


Gli investitori devono essere pronti a una perdurante alta volatilità, che però potrebbe offrire interessanti opportunità di investimento a lungo termine in alcuni singoli settori e su singoli titoli. Lo spiega Pavel Laberko, head of russian equities di Union Bancaire Privée, UBP.

 

Il mercato azionario e quello valutario russo hanno registrato una sottoperfomance nel 2014. I ritorni negativi hanno già prezzato non solo la turbolenza politica, che rischia di proseguire almeno fino alle elezioni presidenziali in Ucraina previste per il 25 maggio, ma anche le continue revisioni al ribasso della crescita del PIL della Russia da parte di analisti e di funzionari governativi. Al momento, quindi, la questione principale è capire se ci saranno ulteriori sanzioni imposte dagli Stati Uniti ai danni del paese.

 

Secondo il nostro punto di vista, tra i prossimi obiettivi delle potenziali sanzioni contro la Russia, dovessero essere annunciate, il più probabile è il settore finanziario. La Banca centrale è pronta a prestare assistenza nel rifinanziamento del debito estero delle banche, ma gli istituti di credito che hanno una quota elevata di finanziamenti wholesale nei loro bilanci rischiano di soffrire di più di quelli che sono prevalentemente finanziati dai depositi dei clienti. Analogamente, le società con elevata leva finanziaria hanno maggiori probabilità di avere difficoltà di rifinanziamento rispetto ai competitor meno indebitati. D’altro canto, imprese focalizzate sul mercato interno sono maggiormente in grado di sopportare le turbolenze esterne.

 

Tuttavia, anche se i tassi di crescita del reddito personale e delle vendite al dettaglio degli ultimi anni rallentano, è improbabile che le società che producono beni di prima necessità  vadano incontro a un calo dell’attività. Tra queste,  la società leader del settore dovrebbe continuare a crescere sulla scia di un basso consolidamento del comparto. Le imprese edili, inoltre, potrebbero anche beneficiare della tendenza dei russi a considerare gli appartamenti un porto sicuro per i loro risparmi nei periodi di difficoltà.

 

Per quanto riguarda altri settori, invece, gli investitori farebbero bene a esercitare più cautela e a cercare specifici driver di rendimento. Alcuni mercati solidi, come quelli dei concimi fosfatici, del nichel e del palladio, per esempio, hanno dato un forte sostegno alle azioni degli esportatori russi di questi materiali. Alcune società attive in altri comparti offrono poi rendimenti dai dividendi interessanti (6% - 10% non sono percentuali insolite) che, a nostro avviso, nell’attuale situazione instabile dovrebbero costituire una parte dei portafogli diversificati.

 

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