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4/1/2014 | Marcella Persola
Threadneedle crede nella ripresa dell'Europa. Per i gestori azionari europei della società Paul Doyle e Fred Jeanmaire dopo 18 mesi negativi consecutivi, il flusso dei prestiti bancari dell'eurozona verso il settore privato è finalmente diventato positivo, segnando una tappa fondamentale sul sentiero della ripresa economica europea.
Inoltre vi sono stati altri segnali che confermano che l'Eurozona sia oggetto di una rinascita economica: i dati del PIL relativi al quarto trimestre mostrano una dinamica in accelerazione nell'area euro, mentre la ripresa degli investimenti aziendali suggerisce che le società europee stanno rivalutando le prospettive economiche.
Vi è anche secondo i gestori "una chiara evidenza empirica che in Europa le società stanno registrando una ripresa. PPG, il fornitore globale di vernici con sede in America, ha evocato un miglioramento in Europa favorito dalle buone condizioni meteorologiche, mentre Sika, il produttore svizzero di prodotti chimici di specialità, generalmente prudente nelle sue previsioni, ha affermato di aver registrato un inizio d'anno "formidabile" nella regione. Inoltre Adecco, la società di lavoro interinale, ha riportato un aumento dei ricavi nel quarto trimestre del 2013 pari al 9% in Italia, al 10% in Germania, al 12% nel Benelux e al 7% nel Regno Unito. È interessante notare che la Francia ha registrato una performance piatta durante il mese, a indicazione del fatto che l'entità della ripresa non sarà equamente distribuita" scrivono nel report.
Infine, gli esperti ritengono particolarmente interessante il differenziale sulle stime del PIL tra l'Europa e altre regioni a livello globale. Secondo le stime di consenso attuali, l'eurozona registrerà una crescita del PIL dell'1,1% nel 2014, a fronte del 2,9% negli Stati Uniti e del 6,3% in Asia. Se tale divario di crescita dovesse ridursi, i fondi europei potrebbero registrare ulteriori afflussi e riteniamo questa una delle ragioni dell'attuale apprezzamento dell'euro. Restiamo quindi ottimisti sulla ripresa europea e i recenti dati economici non fanno che rafforzare questa convinzione. Nei nostri portafogli privilegiamo i titoli nazionali a quelli con esposizione internazionale e abbiamo pertanto assunto una posizione sovrappesata nei settori delle banche e delle telecomunicazioni. Sicuramente la diversità dei mercati europei ci offre un ventaglio di opportunità ampio e diversificato.
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