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3/5/2014 | Alessandro Chiatto
Asoka Woerhmann, co-direttore investimenti di Deutsche Asset & Wealth Management, spiega quali potranno essere le conseguenze dell'attuale crisi in Ucraina e delle tensioni con la Russia dal punto di vista dei mercati.
"I mercati degli asset russi e ucraini saranno quelli che verranno maggiormente colpiti da queste tensioni, mentre la diffusione del contagio risulterà dispersa tra varie classi di attività. Le società energetiche russe saranno verosimilmente suscettibili al contagio soprattutto in caso di pagamenti in ritardo o non riusciti su consegne di gas dall'Ucraina. Gli effetti sui mercati Global Fixed Income dovrebbero rimanere più contenuti a meno che la crisi non si evolva ulteriormente e si trasformi in un conflitto militare vero e proprio.Sui mercati di Global Equity, il commercio ora vicino ai massimi storici deve essere strettamente monitorato in modo da cogliere i segnali di un eventuale più ampio contagio dovuto alla consapevolezza/avversione al rischio. Sul fronte valutario potrebbe manifestarsi un certo supporto per le valute rifugio come il dollaro americano, lo yen e il franco svizzero. Le valute dei mercati emergenti invece continueranno a rimanere sotto pressione".
"Gli asset russi potrebbero rimanere sotto pressione con circa il 70% del mercato azionario russo posseduto da stranieri. L'intera situazione getta un’ombra sulle prospettive soprattutto delle attività russe ma anche per l'intera regione dell'Europa orientale, compresa la Turchia (il 12 % degli abitanti della Crimea sono di origine tartara, i quali storicamente hanno stretti legami con la Turchia e sentimenti avversi alla Russia). Il contagio sui mercati finanziari avrà un effetto frammentato tra diverse classi di attività e regioni. I mercati degli asset russi e ucraini rischiano di rimanere sotto pressioni di vendita".
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"I mercati del reddito fisso dovrebbero essere in grado di evitare il contagio, salvo il caso in cui la crisi si evolva ulteriormente e si trasformi in un conflitto militare vero e proprio".
"I mercati azionari, con un livello di scambi vicino ai massimi storici, avranno una maggiore probabilità di essere colpiti dalla consapevolezza e dall’avversione al rischio. Tuttavia, nel caso in cui la situazione dovesse rimanere focalizzata sulla Crimea senza alcun ulteriore intervento all'interno del territorio ucraino, una battuta d'arresto potrebbe trasformarsi in un'opportunità per la costruzione di nuove posizioni".
"Il nostro atteggiamento verso i mercati emergenti continuerà ad essere prudente nei confronti di tutte le classi di attività e continueremo a mantenere un atteggiamento più cauto sulle posizioni attive in generale, anche a causa dei dati economici in entrata provenienti dalla Cina e delle possibili distorsioni sulle percezioni negli Stati Uniti".
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