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Ucraina, gli scenari futuri secondo UBP

2/26/2014

Zsolt Papp, emerging markets fixed income investment specialist di Union Bancaire Privée (UBP) che spiega come potrà evolversi la situazione nei prossimi mesi


La crisi in Ucraina continua a tenere banco, ma la partenza di Viktor Yanukovich spiana la strada a una situazione politica. E' l'incipit dell'analisi di Zsolt Papp, emerging markets fixed income investment specialist di Union Bancaire Privée (UBP) che spiega come potrà evolversi la situazione nei prossimi mesi.

 

Il rischio di default dell’Ucraina si è ridotto dopo che l’Ue si è detta pronta a fornire aiuti finanziari al Paese. Le riserve valutarie in dollari, nel 2014, ammontano a 17,5 miliardi di dollari contro i pagamenti del debito estero di circa 7 miliardi (BERS, FMI, BEI e Eurobonds).

  

La Banca Nazionale dell’Ucraina ha ribadito che la situazione di liquidità nel sistema bancario resta positiva. Per quanto riguarda le società attive nel Paese, monitoriamo con attenzione DTEK, che genera il 30% dell’energia elettrica nazionale e Metinvest, che produce il 45% dell’acciaio in Ucraina. Queste società sono profittevoli e generano flussi di cassa positivi, inoltre i parametri di leverage reggono bene il confronto con i competitors CSI. In caso di una forte svalutazione USD / UAH (-50%), e senza ulteriori controlli valutari imposti dal governo, queste società dovrebbero essere in grado di far fronte  al proprio debito nel medio termine. I rischi di rifinanziamento sono dunque limitati nei prossimi 12 mesi. Inoltre, le aziende mantengono la flessibilità necessaria a ridurre la distribuzione di dividendi e le spese per al fine di preservare la liquidità.

 

Un altro titolo interessante è Ukreximbank. La banca è al 100% controllata dallo Stato. Ha un solido track record sotto diversi regimi politici ed è percepita come un rifugio sicuro dalla popolazione e dalle imprese. E’ ben capitalizzata (CAR circa il 26%) e sarebbe in grado di sostenere una svalutazione di circa il 20% degli asset in portafoglio, prima di violare i requisiti sul CAR nazionali e di Basilea. Ukreximbank ha liquidità a sufficienza per far fronte al proprio debito. Tuttavia, alla luce della forte esposizione ai titoli di stato e a Naftogas (32% degli asset per Ukreximbank), la banca dipende, alla fine, dalla capacità del Governo ucraino di ripagare il proprio debito. Ad ogni modo, il potenziale impegno finanziario dell’UE dovrebbe alleviare il rischio di credito sul fronte sovrano.

 

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