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11/28/2012
L'agenzia di rating Fitch ha giudicato positivo l'accordo concluso dal Fmi e la zona euro sulla riduzione del debito greco, ma ha sottolineato altresì i rischi elevati legati alla sua messa in opera.
Al termine delle negoziazioni molto lunghe e complesse, la zona euro e il Fmi hanno annunciato nella notte delle misure affinche' il debito della Grecia, che minaccia di esplodere al 190% del Pil nel 2014, sia ridotto al 124% nel 2020 e sostanzialmente in seguito al 110% nel 2020.
"Questo accordo - spiega Fitch che attribuisce alla Grecia il rating CCC (il più vicino al default ndr) - attenua la minaccia imminente di un default della Grecia sulle obbligazioni sovrane o sull'uscita dalla zona euro. Ciò - prosegue l'agenzia - e' positivo per la Grecia e per gli altri Stati della zona euro. Questo accordo dovrebbe aiutare il debito sovrano greco a ritornare sopportabile, ma alcuni problemi centrali devono ancora trovare una risposta, e il rischio legato alla messa in opera è elevato".
Secondo i calcoli di Fitch, l'accordo dovrebbe permettere al ratio debito/Pil della Grecia "di culminare al 179% nel 2014 prima di diminuire verso il 124% nel 2020, cifre che si intersecano globalmente". Tra i problemi che restano in sospeso, Fitch si chiede "come sarà attuata la ricapitalizzazione delle banche greche e se l'iniezione di capitali sarà sufficiente ad assicurare la vitalita' a lungo termine delle banche"
Secondo l'agenzia di rating Fitch "i rischi legati con tutti i programmi di aiuti alla Grecia fino ad oggi, rimangono elevati. Non è certo - spiega l'agenzia - che il nuovo accordo siglato rafforzi in modo sufficiente la fiducia dei consumatori greci e degli investitori per fermare la contrazione dell'economia".
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