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Goldman Sachs: il senso del vuoto tra micro/macro

11/9/2012 | Redazione Advisor

Rendimenti bottom-up (e relative attese) e indicatori macro da perfezionare: la differenza tra indicatori micro e macro nel mirino delle analisi di Goldman Sachs


 

Come rendere sensato il disconnettersi tra micro e macro, tra rendimenti bottom-up (e relative attese) e indicatori macro da perfezionare? Differenza non usuale, si legge nel commento sull'Europa di Goldman Sachs: "Nelle recenti settimane i risultati sono stati deboli in termini di guadagno e di ricavo, quindi le stime sui rendimenti sono crollate. Allo stesso tempo, gli indicatori globali hanno cominciato a migliorare. Questi gab non sono comuni né da sottovalutare".
 

 

Il fattore crescita resta in stallo, debole, con solo qualche accenno di risalita. Questo perché, tra le altre ragioni, "il mercato si è già mosso in una direzione di ripresa macro. Così, mentre molti settori ciclici oggi beneficiano di picchi di margini e di una parte strutturale più resistente, ad indebolirsi è invece la dimensione industriale, relativa al settore commodity". 
 

 

Da Goldman Sachs "crediamo che un improvement in fatto di dati macroeconomici sia più influente dei poveri dati sulle entrate bottom-up. Bassi rendimenti e debole crescita rimarranno i driver del sistema".

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