Consulenti (ex-promotori), Obama deve superare l'esame gestori
11/7/2012 | filippo.brunamonti
La vittoria mandata in orbita con un tweet di ringraziamento agli elettori. Poi il discorso a Chicago. Ma ora, per il presidente rieletto Barack Obama, arriva il giudizio dei fund manager
Ha vinto le elezioni presidenziali, ne è uscito trionfante, ma ora Barack Obama deve sottoporsi anche al giudizio dei fund manager. Il secondo mandato elettorale di Obama da presidente degli Stati Uniti d'America - culminato nel teso faccia a faccia con lo sfidante repubblicano Mitt Romney - dovrà ora guardare alla risoluzione di problemi apparentemente inestirpabili, disoccupazione e fiscal cliff sopra ogni cosa.
Per il capo di global equities di Fidelity Worldwide Investment Richard Lews, budget federale e debito pubblico restano questioni irrisolte. "La proposta di bilancio per l'esercizio finanziario 2012, presentata dal presidente Obama al Congresso, prevede spese complessive per 3,7 trilioni di dollari a fronte di entrate che, per il 2012, sono state stimate in 2,6 trilioni. Il rapporto 'Bowles-Simpson' prevedeva, tra gli altri, provvedimenti sul sistema pensionistico, di assistenza sanitaria e della tassazione. Siamo speranzosi che si trovi una strada coerente, nei prossimi 4 anni".
Nick Cowley, co-manager presso Henderson Horizon American Equity fund, pensa che "Obama, per mantenere le promesse, dovrà largamente cooperare con i repubblicani, uno sforzo che abbiamo visto solo appena nei precedenti quattro anni". Per Cormac Weldon (Threadneedle Investments head of US equities) "Mitt Romney aveva promesso di rimuovere Ben Bernanke dal suo incarico alla Fed e si diceva in antitesi al quantitative easing, elementi che già dimostravano supporto sia all'azionario che al mercato immobiliare". E Cowley, aggiunge: "Gli ultimi dati non si sono dimostrati così positivi e all'altezza delle aspettative, soprattutto sulla creazione di nuovi posti di lavoro. Il fiscal cliff è il vero freno dell'economia americana e globale". Stando al pensiero del premier chief investment officer Mike Jennings, "il bis di Obama sarà salutato con entusiasmo modesto. I problemi sono ancora molto vicini a noi, niente affatto distanti".
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