Secondo l'executive chairman di Franklin Templeton Emerging Markets Group, l'investitore attuale deve ripensare i suoi investimenti. "In Europa manca coesione. Cercate altrove, qualcosa si troverà"
Aprire il rubinetto della liquidità. Si potrebbe tradurre così il motto di Mark Mobius (nella foto), executive chairman di Franklin Templeton Emerging Markets Group. Nel suo ultimo outlook, Mobius spiega come l'economia globale si trovi sempre più sotto l'effetto domino dei mercati, in particolar modo a causa del debito sovrano che è andato ad intaccare (anche) i paesi emergenti.
Gli investitori hanno perso fiducia non solo nei mercati tradizionali ma persino nelle vie di fuga meno sviluppate. Le banche centrali, per lo meno, hanno scelto un fiume di liquidità per domare l'incendio greco, e non solo: "L'Europa sta attraversando un cambiamento epocale. I risparmiatori si domandano in che modo il ruolo del governo europeo possa evolversi; è chiaro a tutti che occorre una riforma affinché l'unione europea diventi più forte, si solidifichi politicamente ed economicamente" aggiunge Mobius.
Ora, appunto, nessun mercato è privo rischio. Con la minaccia dell'inflazione, "il compito di un investitore è cercare aziende e compagnie in paesi con ampie prospettive di crescita e sviluppo. In fondo, esistono sempre potenziali opportunità, da qualche parte". Basta saper cercare.