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Cina, non basta la quantità ora ci vuole la qualità

9/28/2012

Ad affermarlo è Jim O'Neill, il noto analista di Goldman Sachs famoso per aver coniato l'acronomico BRIC.


La Cina è entrata in una fase di rallentamento del Pil dopo un lungo periodo di forte crescita.

Secondo le stime di Goldman Sachs i rialzi saranno dell'ordine del 7% per i prossimi 10 anni. Tuttavia la borsa di Pechino resta una delle più attraenti tra i paesi di seconda fascia.


"L'attenzione ora più che nella quantità sarà concentrata nella qualità della crescita" the quality of growth," ha detto durante una conferenza Jim O'Neill, analista di Goldman Sachs.
  
I mercati non hanno ancora scontato del tutto le prospettive di una frenata della crescita della seconda maggiore economia al mondo. E questo spiega la sotto performance del mercato azionario cinese negli ultimi tempi. Gli operatori di borsa si stanno adeguando al nuovo scenario.
 
Dopo tre decenni di sviluppo senza freni che ha visto un aumento del Pil del 10% di media, il governo sta cercando di rallentare il passo per poter completare le riforme strutturali di cui Pechino ha disperato bisogno.
 


"Ci siamo tutti abituati negli ultimi anni ad assumere una droga rappresentata da una crescita del 10% e quei tempi sono finiti ormai", ha concluso il presidente i Goldman Sachs Asset Management. 

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