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DWS: vi presentiamo la nuova Bce

9/3/2012 | Redazione Advisor

"Gli strumenti dei banchieri centrali consentono loro di reagire in ogni momento, e un intervento forte appare sempre più certo" si legge nella nota


Asoka Woehrmann, chief investment officer di DWS, prende atto del nuovo ruolo della Banca centrale europea e si spinge a commentare le possibili conseguenze per i mercati nei prossimi mesi. Farlo, non è semplice, date le numerose decisioni politiche, con potenziali ricadute sulle regole dei mercati, attese per il mese di settembre.


"Immensi sono i fattori imponderabili in gioco, che mantengono gli operatori ai margini dei mercati", si legge nella nota. "Dovrebbe essere invece l’opposto. Un'analisi approfondita delle misure che la Bce potrebbe attuare dopo una ridefinizione del suo mandato rende chiaro che gli strumenti dei banchieri centrali consentono loro di reagire in ogni momento, e un intervento forte appare sempre più certo".


Gli step su cui soffermarsi sono quattro: Unione valutaria con difetti di progettazione: la struttura dell’unione monetaria non si è dimostrata valida nella pratica. Basti vedere la crescente pressione che è attualmente esercitata attraverso il sistema TARGET2. Il meccanismo di trasmissione è compromesso e compromette la stabilità del mandato della Bce, riporta Woehrmann
Un’analisi dello status quo mette in luce l'approssimarsi di date di grande rilevanza: elezioni, riunioni delle Commissioni, decisioni della Corte costituzionale. Già, il mese di settembre 2012 vanta un elenco insolitamente lungo di date che avranno un forte impatto sui mercati. Una panoramica di eventi che potrebbero innescare un intervento dalla Bce.
 

Senza contare il discorso di Draghi e i suoi strumenti: il presidente della Bce Mario Draghi (nella foto) ha annunciato la sua determinazione ad agire. La sua valutazione del contesto politico e le varie misure a disposizione mostrano una macchina già pronta a combattere la crisi dell'euro. Attesa, naturalmente, la reazione dei mercati. 
Se la Bce implementa un condizionale "programma di acquisto dei debiti sovrani", infatti, la decisione inciderà su quasi tutte le asset class. Ci si attende che l'euro reagisca e "si rialzi".

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