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7/28/2012 | andrea.giacobino
La torrida estate 2012 porterà altri sconquassi sui mercati finanziari? Quasi certamente. Gli asset azionari subiranno nuovi scossoni? Con ogni probabilità. I clienti già provati saranno invogliati a disinvestire? C'è da scommetterci.
Eppure mai come ora i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) non devono farsi prendere dal panico. Due elementi giocano a favore di un approccio razionale all'attuale tempesta il cui epicentro è l'Eurozona, ma che riguarda anche il mercato finanziario globale. Settimana prossima si terranno a poche ore di distanza due importantissime riunioni prima della Federal Reserve e poi della Banca Centrale Europea: c'è da scommettere che in quelle occasioni Ben Bernanke e Mario Draghi annunceranno misure straordinarie per sostenere la crescita e scoraggiare la speculazione.
Nel dettaglio non è escluso che la Fed prepari una terza tornata di “quantitative easing” (acquisto massiccio di titoli governativi USA), mossa che potrebbe essere fotocopiata dall'Eurotower, magari accompagnata da un ulteriore ribasso dei tassi d'interesse. In tale contesto i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) davanti alla preoccupazione o al panico che ha preso i loro clienti devono mantenere la mente fredda e suggerire un approccio razionale. I regulators non vogliono che l'Euro salti: non lo vuole la Bce, non lo vuole la cancelliera Angela Merkel, non lo vuole nemmeno la Fed nonostante le tentazioni speculative delle grandi banche d'investimento USA.
Il 12 settembre poi, secondo indiscrezioni, la Corte costituzionale tedesca approverà l'uso dell'Esm, il famoso fondo salvastati. Disinvestire oggi facendosi prendere dal panico sarebbe un grave errore.
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