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Rating Italia, arriva la difesa degli inglesi

7/13/2012 | Italo Marchesi

Non sono solo gli italiani a non condividere la decisione di tagliare di Moody's di tagliare il rating ai Titoli di Stato del paese. Secondo gli esperti anglosassoni, nella valutazione era necessario...


 

Non sono solo gli italiani a non condividere la decisione di tagliare di Moody's di tagliare il rating ai Titoli di Stato del paese di ben due notch. Anche gli inglesi si dichiarano perplessi. Una nota diffusa da Barclays punta il dito su quei fattori positivi che, secondo la banca, non sarebbero stati presi in considerazione dall'agenzia di rating.
 
E così, se da un lato gli esperti di Barclays non negano che il clima politico dell'Italia si sia riscaldato nelle ultime settimane, dall'altro ricorda a Moody's (e non solo) che il governo di Mario Monti gode ancora del sostegno dei partiti e che le elezioni anticipate risultano ancora poco probabili. 
 
Non solo. Anche per quanto riguarda il giudizio sul deterioramento delle prospettive economiche Barclays pone sul tavolo alcune perplessità. Se infatti il giudizio può sembrare corretto, considerando soprattutto l'aumento del rischio di potenziale scostamento rispetto agli obiettivi fissati per quest'anno dal paese (ad esempio un deficit di bilancio del 1,7% del Pil), dall'altro gli esperti inglesi ricordano all'agenzia di rating i punti che secondo loro dovrebbero essere presi in esame quando si parla di Italia.
 
Innanzitutto il fatto che l'obiettivo concordato con la Commissione europea si basa sul deficit strutturale e non su quello effettivo. In secondo luogo, secondo Barclays, non si deve dimenticar che alla fine del primo trimestre di quest'anno l'Italia era in una posizione di avanzo primario dell'1,2% del Pil, rispetto all' 1,0% del Pil della fine del 2011. E, infine, visto che le riforme strutturali attuate dal governo italiano potrebbero avere un impatto positivo sulla crescita a lungo termine, si sarebbe dovuto dare più fiducia circa la sostenibilità del debito a lungo termine.
 
La scelta di Moody's di portare l'Italia in serie "B" non è, secondo gli inglesi di Barclays, completamente giustificata. Ma, rating alla mano, e considerando la tripla B+ di Standard & Poor's, al momento solo Fitch mantiene il Bel Paese nella "prima serie" (con rating A-).

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