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Consulenti (ex-promotori): fuga dall'euro, corsa ai beni rifugio

5/31/2012 | Roberto Abate

I titoli di Stato USA a dieci anni sono scesi ai minimi da 60 anni a 1,62%, mentre il Bund paga solo l'1,33%. Schizzano in alto i rendimenti dei titoli dei paesi periferici


E' fuga dall'euro. I segnali del resto non mancano. I timori sul futuro della Grecia e della Spagna hanno contagiato il mercato obbligazionario italianao. Ieri il Tesoro ha venduto Btp a 5 e 10 anni per complessivi 5,74 miliardi, meno del target massimo di 6,25 miliardi, e ha dovuto pagare rendimenti più alti a fronte di una domanda sostanzialmente stabile. Sul nuovo quinquennale, il rendimento medio è salito al 5,66% dal 4,86% di aprile e sul 10 anni il tasso è salito al 6,03% dal 5,84% precedente.


Lo spread Btp Bund è salito fino a 469 punti pochi minuti dopo l'asta, il livello più alto dal 17 gennaio, mentre il differenziale tra la carta a 10 anni di Madrid e Berlino vola al nuovo massimo di 530 punti, con il rendimento in rialzo al 6,61%. Non solo. L'euro è scivolato ieri a 1,2384 dollari, ai minimi dal luglio 2010. Molti analisti segnalano la corsa ai beni rifugio, mentre il mercato sembra muoversi unicamente in scia della paura. E i porti più sicuri ad oggi sono gli USA e la Germania. Il dollaro si è rafforzato sia sullo yen sia sul franco svizzero, oltre che sulla diviza comune europea, mentre i titoli di Stato USA a dieci anni sono scesi ai minimi da 60 anni a 1,62%. PIù basso ancora il rendimento del Bund decennale che ora paga solo l'1,33%.

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