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5/7/2012 | marco.gementi
Immediato e tagliente il commento degli analisti di Citigroup: l´esito delle elezioni di ieri in Grecia fa salire il rischio di un´uscita del Paese dall´Euro nei prossimi 12-18 mesi.
Dopo le elezioni, il rischio che la Grecia esca dall'euro entro 18 mesi è fra il 50 e il 75%. Lo scrivono due economisti di Citigroup, Jurgen Michels e Guillaume Menuet, che in precedenza davano al 50% l'uscita di Atene dalla moneta unica.
Per la precisione le probabilità salgono dal 50% precedente a un intervallo compreso tra il 50 e il 75%. Secondo gli esperti della banca Usa, l´opposizione alle misure di austerità dimostrata dall´opinione pubblica greca potrebbe determinare difficoltà a coagulare il consenso politico necessario a mantenere il Paese nell´euro.
Le elezioni
Quella che esce dalle urne è l'immagine di un Paese stanco e arrabbiato per le misure di austerità. Così alle urne sono stati puniti Nuova Democrazia (centro destra), il Pasok (socialisti) e tutti quei partiti che anche per un breve periodo hanno appoggiato il governo tecnico di Lucas Papademos. E se da una parte il 40% dei greci ha deciso per l'astensione, il resto ha puntato su chi si oppone ai piani imposti dalla Troika. La grande rivelazione è Syriza che, secondo le proiezioni del ministero dell'Interno, diventa il secondo partito con il 16,09% dei voti. Premiato anche Alba D'Oro, di ispirazione neofascista, che arriva quasi al 75 e per la prima volta entra in Parlamento con 21 seggi.
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