La doppia iscrizione dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) all'Albo dei pf e all'OAM varata dal governo è, come noto, un'assurdità contro la quale ADVISOR ha aperto una sottoscrizione...
La doppia iscrizione dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) all'Albo dei pf e all'OAM varata dal governo è, come noto, un'assurdità contro la quale ADVISOR ha aperto una sottoscrizione di una lettera inviata al Presidente del Consiglio Mario Monti.
Ma adesso, finalmente, qualcosa in Parlamento si muove e il “mostro” giuridico viene fatto oggetto di un'interpellanza parlamentare rivolta il 10 ottobre scorso dai senatori Giorgio Costa (Pdl), Maria Leddi (Pd), Maria Ilda Germontani (PdL) e Elio Lannutti (Idv), tutti membri della Commissione Finanze di Palazzo Madama, al Ministro dell'Economia e delle Finanze Vittorio Grilli.
L'interpellanza chiede a Grilli “quali siano le ragioni che hanno portato il Governo a disattendere completamente i pareri parlamentari espressi sulla disposizione ignorando il dibattito parlamentare sul tema, sussistendo comunque un obbligo politico di motivare le scelte compiute; se esistano margini di ripensamento e di correzione della norma; se non si ritenga opportuno quindi riconsiderare le decisioni assunte, eliminando l'assurdo giuridico della duplicazione degli oneri burocratici ed economici in capo alla categoria dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari), che tra l'altro svolgono la loro attività professionalmente ed operano per la tutela del risparmio dei consumatori in condizioni di perdurante crisi economica”.
Il Parlamento ha battuto un colpo e i 4 senatori hanno giustamente sottolineato che la Commissione Finanze “aveva suggerito al Governo la possibilità di limitare fortemente l'obbligo di doppia iscrizione dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari), degli agenti assicurativi e dei consulenti finanziari nell'elenco degli agenti in attività finanziaria”. Il Governo, adesso, deve rispondere.