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6/21/2014
Sono ore di attesa per il mondo della promozione finanziaria, a distanza di 23 anni dall'introduzione nell'ordinamento giuridico italiano della figura del consulente finanziario (ex-promotore finanziario), l'industria sta per vivere una nuova rivoluzione: questi professionisti presto, sempre se tutto procede come previsto, saranno chiamati anche a livello istituzionale "consulenti finanziari". Un riconoscimento giuridico che in realtà anticipa quanto già avvenuto a livello di mercato.
Al di là dei singoli modelli oggi disponibili, quello che emerge chiaramente è che, come ricordato dallo stesso Organismo per la Tenuta dell’Albo dei Consulenti Finanziari (ex-promotori finanziari), lo scorso 29 maggio in occasione della consueta presentazione della Relazione Annuale 2013, oggi la consulenza “è il core business della distribuzione: nel mercato sono rari i casi in cui un consulente (ex-promotore) non fornisca “raccomandazioni” in termini di consulenza specifica su strumenti finanziari prima di raccogliere un ordine sugli strumenti. Sono cioè rari i casi in cui un consulente (ex-promotore) non proceda alla valutazione di adeguatezza”.
Insomma i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) si sono trasformati negli ultimi 30 anni in veri e propri consulenti a 360°, “in grado di assistere il cliente ed il suo nucleo familiare in ogni momento per tutte le esigenze della vita” scrive ancora l’APF nella Relazione Annuale 2013.
Il concetto di “promoter” ormai è stato "ampiamente superato dal mercato che individua il consulente finanziario (ex-promotore finanziario) come una figura di elevata professionalità che presta il servizio di consulenza finanziaria ai clienti per conto dell’intermediario di riferimento” ribadisce ancora l'APF. Una riflessione condivisibile che ricorda il ruolo di "tutela del risparmiatore" che i consulenti (ex-promotori) hanno e devono svolgere. Un ruolo di tutela che si fonda su un rapporto di fiducia che da anni è ormai l'arma in più dei pf e che molte ricerche hanno confermato essere la parte più apprezzata dai clienti.
Oggi i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) offrono una consulenza che prevede concetti chiave come ad esempio “pianificare ed educare”: “spesso l’investitore non professionale è vittima della sua stessa irrazionalità, determinata da una confusione che, quando non nasce dall'ignoranza nella complessa materia finanziaria, deriva da una mole di informazioni complicate, non omogenee e difficilmente gestibili” ricorda la relazione dell'APF. Per questo nell’attività di advisory svolta dal consulente finanziario (ex-promotore finanziario) è forte il compito di dare razionalità alle scelte.
Il mercato e i risparmiatori stanno già sperimentando questa evoluzione e si stanno già confrontando con questo nuovo consulente finanziario (ex-promotore finanziario). Ora, come nel 1991, serve un riconoscimento giuridico che porterà con sé l'introduzione o il perfezionamento delle norme utili a ridurre al minimo ogni forma di conflitto di interesse, utile a garantire la tutela del risparmiatore, oltre che utile a uniformare un terreno di gioco che vedeva agire attori diversi con vincoli e obblighi diversi.
Anche per questi motivi la scelta di dare vita ad un Albo Unico della consulenza finanziaria e ad un Organismo con pieni poteri anche di vigilanza è urgente e lungimirante.
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