Non solo regole comuni, ma anche una riforma generale che inglobi anche la contrattualistica e la previdenza per i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari), agenti in attività finanziaria e mediatori creditizi. Il segretario generale di Federpromm, Manlio Marucci, interviene nell'acceso dibattito sul riordino generale delle figure professionali attive nell'industria del collocamento dei prodotti finanziari verso l'omogenezziazione di regole comuni sul piano normativo e deontologico.

Pur apprezzando l'orientamento espresso dal dirigente di Bankitalia Corrado Baldinelli al recente convegno promosso dall'Abi (si legga anche Consulenti (ex-promotori), agenti e mediatori: regole uniche), in cui auspicava, data la contiguita tra i settori, la nascita di un profilo unico, Marucci rilancia: "Occorre lavorare congiuntamente anche sul piano della riforma dei modelli contrattuali e previdenziali applicati da parte degli intermediari ad ogni singola figura professionale". 

"Solo così - spiega il segretario generale della Federpromm - si potranno  superare le logiche di interesse legate da una parte alla massimizzazione dei profitti  delle reti distributive  e dall'altra ad una maggiore trasparenza sul piano economico e dei comportamenti di tutti gli operatori offrendo uno spettro di servizi  veramente  efficace e produttivo per tutti gli investitori". 

E in questa direzione che Fedepromm, nell'ambito della sua funzione di rappresentanza di molteplici  interessi  professionali, "ha lavorato e si batterà .- conclude - affinché vi sia  pieno e legittimo  riconoscimento  di un modello contrattuale e normativo  che riequilibri le diverse tipologie  di operatori, in  un contesto di riforma generale sia della contrattualistica,della previdenza  che delle norme disciplinanti l'attività sia dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari), agenti in attività finanziaria e mediatori  creditizi".