Non è, infatti, una novità che nel migliore dei casi un consulente finanziario (ex-promotore finanziario) riesce a guadagnare tra lo 0,8  e l'1% dell'ammontare di risparmio gestito collocato. In pratica, chi può contare su uno stock di 5 milioni di euro arriva, al massimo, ad un ricavo complessivo lordo di 50.000 euro. 

 

Considerando che la media dei portafogli dei consulenti (ex-promotori) in Italia è pari a 10 milioni di euro, alcune stime realizzate dalle più importanti società di consulenza indicano che circa il 30% dei consulenti (ex-promotori) sia costretto a scegliere tra un tenore di vita medio-basso e la necessità di svolgere una seconda attività per garantirsi un livello di reddito accettabile. 

 

Insomma, numeri alla mano, perché un giovane con un elevato livello formativo e grandi ambizioni dovrebbe scegliere di intraprendere l'attività del consulente finanziario (ex-promotore finanziario)? La risposta risiede nelle società mandanti. Spetta a loro, infatti, il compito di introdurre progetti di crescita professionali attraenti per i giovani sia nella fase iniziale del reclutamento, sia nel sentiero di sviluppo della carriera.

 

Il mestiere del consulente finanziario (ex-promotore finanziario) ha bisogno di rinnovarsi sul fronte della formazione, dell'approccio alla clientela, dell'innovazione tecnologica, della comunicazione. E naturalmente della dimensione economica.

 

Innanzitutto dovrebbe cambiare il meccanismo di remunerazione che, secondo molte società di consulenza, dovrebbe diventare più trasparente e, perché no, essere maggiormente condiviso tra figure senior e figure junior. Questo potrebbe significare, in alcuni casi, andare verso una ripartizione delle provvigioni stabilita in seguito a una decisione partecipata tra i componenti di uno stesso team. 

 

In secondo luogo, il consulente finanziario (ex-promotore finanziario) di domani dovrebbe essere sempre più un consulente in grado di comprendere il profilo del cliente e di formulare, grazie al supporto attivo della casa madre, soluzioni di investimento adeguate. Ovvero soluzioni dinamiche e in grado di adattarsi nel tempo alle peculiarità del ciclo di vita del risparmiatore. Detto in altri termini il consulente finanziario (ex-promotore finanziario) di domani è quello che più si avvicina alla figura del life planner. La sfida non è semplice. E forse molti professionisti oggi già offrono questo tipo di servizio, ma il cliente ne è consapevole? I giovani dotati di talento e ambizione in cerca di un futuro professionale ne sono consapevoli? Se si guardano i numeri dell'Apf la risposta sembra essere negativa. 

 

In estrema sintesi il consulente finanziario (ex-promotore finanziario) di domani, quello in grado di raggiungere professionalmente livelli di reddito accettabili, è un professionista caratterizzato da un alta specializzazione, tecnologicamente avanzato e lontano nell'approccio, nello stile e nella comunicazione dalle antiche logiche di vendita. Il modello del venditore non può avere futuro e non può attrarre giovani di talento e ambiziosi.