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10/22/2012 | Marcella Persola
Continua a destare sempre più preoccupazione nel Regno Unito quello che accadra tra circa 1 mese e mezzo con l'entrata in vigore della RDR. La nuova ricerca condotta da Allianz Global Investors su 166 financial advisor evidenza che circa i 2/3 degli intervistati ritengono che la qualità del servizio, dopo l'introduzione della direttiva, sarà ridimensionata anche perché per asset liquiditi inferiori ai 50.000 lire sterline (corrispondenti a circa 60.000 euro), diventerebbe un servizio poco proficuo per gli advisor. E qualche advisor starebbe valutando di ridimensionare il proprio servizio.
Difatti, la ricerca evidenzia come circa il 60% degli advisor si è detto pronti a cambiare il proprio servizio, e che tale cambiamento sarà inevitabile. Il 36% ha detto che ridurrà il servizio ai clienti minori, mentre il 16% eviterà di rivolgere un servizio a clienti con un portafoglio limitato (quindi sotto le 50.000 sterline), mentre il 6% è ancora indeciso se continuare ad offrire il servizio a questa tipologia di clienti. Questo potrebbe far nascere delle distinzioni tra clienti. Chi potrà permettersi determinati livelli di assistenza e chi no.
Non tutti si stanno però comportando nello stesso modo. Il 14% degli intervistati ha affermato di essere pronta a cambiare la struttura delle commissioni per tenere una base di clienti più piccoli. E il 13% degli advisor sta pianificando invece di continuare il servizio come quello attuale.
La preoccupazione più evidente è che gli investitori con asset inferiori alle 50.000 sterline siano abbandonati dagli advisor, che non li considerano più profittevoli, o vedano decrescere il livello di servizio ricevuto.
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