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6/30/2023 | Redazione Private
Il 2022 non è stato un anno favorevole per il mercato m&a a livello globale con un calo a volume (-17%) e valore (-37%) causato dal timore di una recessione generalizzata, l’aumento dei tassi di interesse, le pressioni inflattive e l’incertezza causata dall’andamento della guerra Russia-Ucraina. E’ la fotografia che PwC scatta con il suo ultimo report Global and Italian m&a Industry Trends Mid-Year update.
Nonostante il contesto macroeconomico generale sia parzialmente cambiato nel corso del primo semestre 2023, il mercato m&a mondiale ha tuttavia registrato un ulteriore calo nei primi cinque mesi del 2023 (-13% a volumi e -44% a valore), principalmente concentrato nei settori Financial Services & Transportation & Logistics.
La flessione a valore è influenzata dall’assenza di mega-deal, soprattutto di quelli sponsorizzati da investitori finanziari, mentre è più contenuta a volume grazie ad una sostenuta attività di m&a di middle-market e deal annunciati da operatori industriali più liquidi. In controtendenza con lo scenario globale, le operazioni di m&a in Italia nei primi cinque mesi del 2023 sono in aumento a volume (+13,5%), grazie al tessuto industriale italiano, composto principalmente da aziende di middle market, alla presenza di fondi di private equity di dimensioni medie focalizzati sul mercato locale e alle opportunità di aggregazione e consolidamento tramite platform deals.
Su un totale di 680 operazioni mappate da Refinitiv e analizzate da PwC, i settori a maggior crescita sono Consumer (+37%) e Technology Media Telecommunication (+26%), ma tutti i settori hanno registrato un incremento a doppia cifra, ad eccezione del comparto Health Industries (-9.8%) e Financial Services (-27%).
Le operazioni annunciate in Italia da fondi di private equity sono in aumento del 21,6%, crescita più marcata rispetto all’8,6% registrato sulle operazioni annunciate degli investitori strategici, ma mancano deal di grandi dimensioni, più difficili da finanziare. Secondo le stime di PwC, i prossimi mesi saranno caratterizzati da un’attività sostenuta di mid market, sia a livello globale sia italiano, come leva per guidare la trasformazione e la crescita in ottica strategica, così come dismissioni selettive di portafoglio per gli operatori industriali.
Nella seconda parte dell’anno, PwC prevede l’avvio di attività di preparazione alla vendita su partecipate di fondi di private equity di maggiore dimensione, ma il gap bid/ask sul valore, unitamente alle difficoltà e ai costi del financing, potrebbero comportare ulteriori slittamenti o l’esigenza di identificare operazioni “creative” in termini di struttura e funding.
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