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9/19/2011 | Massimo Morici
Investire nei periodi di incertezza non significa automaticamente alleggerire il peso dell'equity nel proprio portafoglio. Soprattutto se si segue una strategia d'investimento che non si basa su un approccio a benchmark. "L'unico nostro parametro di riferimento è la valutazione delle classi di attivo", spiega Igor de Maack, gestore senior di DNCA, una delle principali società di gestione indipendenti francesi con 5,5 miliardi di euro di asset under management che ha inaugurato oggi la sede italiana in via Broletto 46 a Milano.
L'apertura rientra nella strategia di sviluppo nel mercato italiano, da dove proviene circa il 20% del totale degli asset in gestione (secondo mercato dopo quello francese) e in cui colloca dal 2008 i comparti della Sicav - DNCA Invest (10 fondi, di cui tre monetari/obbligazionari, due flessibili, quattro azionari e uno azionario long/short), attraverso accordi di distribuzione con le principali reti di consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) e private banking.
La società investe principalmente in titoli azionari che ritiene sottovalutati e preferisce i titoli azionari a carattere obbligazionario, mentre sulle obbligazioni privilegia (oltre il 90% in portafoglio sono corporate bond) le brevi scadenze per titoli con rating inferiore all'investement grade e quelli di emittenti francesi, mercato in cui la boutique d'investimento vanta una maggiore conoscenza diretta.
"In genere preferiamo avere una conoscenza verticale di un numero limitato di titoli dove abbiamo frequenti contatti con i manager" aggiunge de Maack. Così non superano i 40 i titoli azionari scelti dalla casa d'investimento e per le stesse ragioni DNCA non investe mai in titoli strutturati o convertibili sintetiche. Una strategia che ha portato a eccellenti risultati sul lungo periodo, soprattutto in questi anni segnati dalla crisi finanziaria: il fondo flessibile Eurose, tra i più richiesti dai clienti in Italia, è cresciuto del 20% dal 2007 a oggi, in piena crisi Lehman, mentre il fondo azionario long/short Miura, +1% da inizio anno, è uno dei pochi azionari ad aver superato positivamente il crollo delle borse europee di agosto.
"Per quanto riguarda i prossimi mesi, abbiamo individuato quattro settori dell'azionario su cui puntare: il farmaceutico, le telecomunicazioni, il retail e il petrolio, soprattutto di quelle società con bilanci solidi e molto liquide", sottolinea de Maack. Mentre sul fronte obbligazionario l'orientamento è verso quelle società in buona salute e che usano molto debito (investment grade e non investment grade), valutando di volta in volta il rapporto rendimento - rischio.
DNCA (50% circa in mano a TA Associates, società di private equity internazionale, 40% al management e il 10% al Gruppo Banca Leonardo, che è stata azionista di maggioranza dal 2007 al 2011) ha un organico di 45 dipendenti, 17 dei quali sono gestori. Il team italiano è guidato da Enrico Trassinelli (nella foto), 38 anni, romano, con un passato in Mellon Global Investments, ING SGR e Bloomberg Financial Markets.
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