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6/28/2011 | Redazione Advisor
I margini dei profitti dell'industria globale dell'asset management sono tornati a crescere nel corso del 2010 e i patrimoni sono cresciuti a livelli pre-crisi, nonostante questo però l'industria dei fondi ha continuato a perdere terreno e market share fin dal 2007 con una crescita degli asset non dovuta a nuovi flussi netti, almeno secondo quanto riportato dal report annuale di McKinsey & Co e pubblicato sul Financial Times.
L'industria del risparmio gestito, secondo quanto riporta la ricerca di McKinsey & Co, ha segnato un +14% lo scorso anno, in calo rispetto al 15,5% del 2007, cedendo circa 1,3 miliardi di euro in asset.
Il mondo dei fondi ha perso terreno in Asia, Europa e America Latina, sebbene abbia incrementato la market share in Australia e Africa. Tuttavia secondo gli esperti di McKinsey & Co i trend sono dovuti principalmente al fatto che le banche hanno incanalato gli investitori verso conti deposito o di risparmio, piuttosto che nei fondi comuni, in modo da ricostruire i bilanci, un trend prevalente soprattutto nel sud Europa.
Il risultato è che l'AUM dell'industria globale è cresciuto a 34,987 milliardi alla fine del 2010, sorpassando in modo esiguo il picco di 34,983 milliardi raggiunti alla fine del 2007.
Per gli esperti di McKinsey i margini dei profitti resteranno sotto i livelli pre-crisi almeno fino al 2013, con i ricavi sui margini che fungeranno da stabilizzatore e i costi sempre più compressi.
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