A ottobre gli Etf battono i fondi attivi. Stando agli ultimi dati di Morningstar asset flou report, i fondi a gestione attiva hanno subito riscatti per oltre 8 miliardi di euro nel corso del mese a fronte dei flussi netti ricevuti dagli Etf per quasi 3,9 miliardi di euro cui si aggiungono i quasi 3 miliardi raccolti dagli index fund. Nel complesso, le sottoscrizioni nette nei fondi di lungo termine  ammontano a 7,3 miliardi, il livello più basso da agosto 2013.

Tra i più venduti, al primo posto si piazzano i fondi bilanciati e obbligazionari con flussi rispettivamente per 8,6 e 6,1 miliardi di euro. Dal lato opposto, i riscatti hanno riguardato soprattutto i fondi azionari e gli alternativi che hanno segnato -480 milioni di euro. Sul dato, spiega Morningstar, ha inciso la fuga da oltre 3 miliardi di euro dal fondo Ignis Absolute return government bond, “probabilmente riconducibili all’uscita di un gestore del management team”. Dinamica simile, prosegue la società di rating di fondi, anche per PIMCO, che sconta ancora l’uscita del co - fondatore Bill Gross.

 

 

La raccolta, invece, si è concentrata soprattutto sui bilanciati prudenti globali: tra i maggiori beneficiari, Morningstar menziona Carmingna Portfolio Capital Plus, JP Morgan Global Income, e Ethna - Aktiv E, con una crescita organica (flussi in percentuale degli asset iniziali) tra il 36 e l’84% da inizio anno. Tra gli azionari, vanno in controtendenza i fondi specializzati nelle borse internazionali, con sottoscrizioni nette per oltre 2 miliardi di euro, soprattutto quelli di BlackRock eVAnguard. Tra le case di investimento si segnala Pioneer Investments (gruppo UniCredit) con flussi netti per 2,15 miliardi in gran parte verso i prodotti obbligazionari (diversificati, governativi e a scadenza in euro e diversificati in dollari).