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Informazioni su Whatsapp, indagine su 100 ex Credit Suisse

12/9/2024 | Daniele Barzaghi

In almeno quattro casi avrebbero registrato conversazioni con dirigenti di quattro aziende quotate senza il loro consenso


La FCA, la Consob britannica, starebbe analizzando il comportamento di alcuni dipendenti della ex Credit Suisse, accusati di aver condiviso informazioni riservate tramite la piattaforma di messaggistica WhatsApp, secondo documenti visionati dall'agenzia Reuters.

L'Autorità per la condotta finanziaria del Regno Unito starebbe valutando la condotta di diversi membri del team londinese di ricerca della banca svizzera riscatatta da UBS: si parla di circa 100 dipendenti, per un periodo compreso tra il 2022 e il 2023. 

Nel 2017, la FCA aveva multato un banchiere d'investimento per aver condiviso informazioni riservate di un cliente tramite un'app di messaggistica, ritenendo che non avesse agito con la dovuta competenza, attenzione e diligenza. Nel settembre 2022, le autorità statunitensi avevano multato la stessa Credit Suisse per 200 milioni di dollari per non aver monitorato le comunicazioni dei dipendenti su app di messaggistica non autorizzate e avevano ordinato alla banca di interrompere tali violazioni. E anche UBS è stata multata per violazioni simili.

La FCA richiede alle aziende, almeno dal 2021, di prevenire che i dipendenti effettuino, inviino o ricevano comunicazioni su dispositivi privati che l’azienda non può registrare o monitorare; e non più tardi dello scorso settembre aveva richiesto a molte banche di fornire dettagli sui dipendenti che avevano violato le loro politiche utilizzando app di messaggistica.

La FCA sta poi indagando sull'uso dei messaggi a scomparsa, che consentono di cancellare automaticamente le comunicazioni dopo un certo periodo di tempo. Alcuni dipendenti avrebbero attivato questa impostazione all'inizio del 2023.

Nel caso specifico di Credit Suisse alcune accuse riguarderebbero quattro episodi avvenuti nell'estate del 2022, in cui dipendenti del team di ricerca finanziaria di Credit Suisse avrebbero registrato conversazioni con dirigenti di quattro aziende quotate senza il loro consenso, violando potenzialmente le regole sulla divulgazione selettiva.

Le registrazioni sarebbero state condivise nel gruppo WhatsApp utilizzato dagli analisti. In due degli incontri, i dirigenti avrebbero fatto commenti sui piani di capitale e sulla redditività delle aziende, mentre in un caso un dirigente avrebbe condiviso informazioni sensibili durante il periodo di blackout aziendale precedente ai risultati finanziari.

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