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“Ecco perché ho scelto Cassa Lombarda”. La storia di Mauro

12/2/2024 | Daniele Riosa

Mauro Guerini Rocco, CF con un portafoglio clienti di circa 140 milioni: “Cercavo una realtà altamente specializzata che potesse farmi crescere sotto il profilo professionale e che offrisse alla clientela un servizio di alta qualità con un approccio personalizzato tailor-made senza conflitti di interesse”


“Cercavo una realtà altamente specializzata che potesse farmi crescere sotto il profilo professionale e che offrisse alla clientela un servizio di alta qualità con un approccio personalizzato tailor-made senza conflitti di interesse”. Mauro Guerini Rocco (in foto), 48 anni, consulente finanziario di Bergamo, con un portafoglio clienti che oggi è di circa 140 milioni di euro, spiega, con un 'intervista ad Advisoronline, i motivi che, nel 2016, l’hanno spinto a scegliere Cassa Lombarda dopo tre anni in UBI in cui ha seguito la clientela top del mercato private. E a decidere l’anno scorso di cambiare il proprio modello di lavoro all’interno della banca, da private banker dipendente a consulente finanziario libero professionista. E Sulle aspettative future dice: “Il mio obiettivo è quello di crescere con continuità e condividere con la clientela non solo le scelte di strategia per gli investimenti finanziari, ma offrire loro un servizio più ampio”.

Rispetto al lavoro del dipendente bancario, che ha esercitato per molti anni, quali vantaggi trova nella libera professione? 
“Il consulente finanziario libero professionista ha vantaggi legati alla flessibilità, alla libertà di ottimizzare l’organizzazione del lavoro e lo sviluppo di un portafoglio “personale” che è un continuo stimolo alla crescita. Tuttavia, richiede una forte capacità imprenditoriale e una gestione autonoma delle risorse. Dall’altra parte invece, il private banker dipendente gode di sicurezza e supporto da parte della Banca, ma è più limitato dal punto di vista operativo. A dire il vero il modello di servizio di Cassa Lombarda è già improntato su indipendenza, assenza di conflitti di interesse e personalizzazione, ma da consulente con mandato d’agenzia questi aspetti si sono sicuramente enfatizzati ed è cresciuta di conseguenza anche la responsabilità nei confronti della clientela”. 

Quali sono i motivi che l’hanno spinta a scegliere Cassa Lombarda e cosa apprezza del modello della banca? 
“Il mio portafoglio è sempre stato composto da imprenditori e professionisti molto esigenti, dislocati sul territorio lombardo. Dopo circa 15 anni di lavoro nel mondo del private banking ‘tradizionale’, cercavo una realtà altamente specializzata che potesse farmi crescere sotto il profilo professionale e che offrisse alla clientela un servizio di alta qualità con un approccio personalizzato tailor-made senza conflitti di interesse. Dopo circa 8 anni che lavoro con Cassa Lombarda devo dire che le mie aspettative e quelle dei clienti sono state pienamente soddisfatte. La base della clientela è cresciuta costantemente, principalmente grazie al ‘passaparola’ dei clienti stessi, a testimonianza dell’ottimo lavoro svolto, per me molto gratificante e stimolante, e dei punti di forza del modello di servizio della banca, che permette di offrire soluzioni di investimento selezionate dai nostri analisti, e che garantisce la possibilità di costruire opportunità ad hoc altamente diversificate, anche tramite collaborazioni con alcune delle migliori società del mondo finanziario. Particolarmente apprezzate anche la rapidità di risposta e la velocità di azione”. 

Quali sono le sue aspirazioni di carriera e come la scelta di diventare libero professionista la aiuterà nel realizzarle? 
“Il mio obiettivo è quello di crescere con continuità e condividere con la clientela non solo le scelte di strategia per gli investimenti finanziari, ma offrire loro un servizio più ampio, intercettando anche le esigenze di passaggio generazionale (tema fondamentale per i prossimi anni) e possibili operazioni straordinarie per le famiglie di imprenditori. In questi momenti fatidici e delicati del ciclo patrimoniale, il cliente percepisce e apprezza la figura di un professionista al suo fianco che abbia alle spalle una Banca e un Gruppo strutturato per gestire al meglio queste opportunità”. 

Che cosa consiglierebbe ad un giovane che vuole intraprendere la carriera del private banker o consulente finanziario? 
“Mi sentirei innanzitutto di consigliare di fare tesoro della ‘gavetta’. Nella mia esperienza personale ho intrapreso un percorso che mi ha portato ad affrontare e approfondire diversi ruoli in banca, esperienze che mi ha arricchito sia sotto l’aspetto professionale che umano. È importante poi essere curiosi, avere fame di apprendere e studiare. Quando ci si interfaccia con una clientela esigente e di alto livello, è fondamentale essere sempre preparati per rispondere al meglio alle loro necessità. Infine, consiglierei di trovare sempre nuovi stimoli, partendo da piccoli obiettivi raggiungibili ed alzare continuamente l’asticella”. 

 

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