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4/21/2020 | Redazione Private
Private banking italiano col vento in poppa. E’ quanto emerge dal Private Banking Index (PB-I) indice annuale che segnala l’andamento del settore, pubblicato da LIUC Business School e Banca Generali, con il supporto di Goldman Sachs e Vontobel I dati elaborati dall’Osservatorio per il 2019 mostrano il settore del private banking in salute a 122,54 punti base, in crescita rispetto al 2018 dove il dato era di 116,06 punti base.
Il Private Banking Index (PB-I) restituisce un 2019 di estrema soddisfazione per il settore, con un incremento di oltre 22 punti base rispetto all’anno zero (2015, con valore 100) e di oltre 6 punti base avendo quale termine di paragone il 2018 (attestatosi a 116,06). Il numero di potenziali clienti permane sostanzialmente stabile, pur in crescita per il quarto anno consecutivo risultando dunque variabile scarsamente influente, mentreun significativo impatto sull’andamento dell’indicatore giunge dal numero di servizi offerti dai players attivi sul mercato, sempre più alla ricerca di un vantaggio competitivo derivante dalla differenziazione e dalla completezza della propria offerta.
Tale evidenza appare coerente con la crescente rilevanza strategica attribuita ai servizi innovativi di consulenza e di supporto, nonché all’introduzione sul mercato di strumenti alternativi di investimento. Notevole, infine, l’effetto prodotto proprio dalla crescita del peso relativo degli investimenti alternativi sul totale degli investimenti e dall’evoluzione delle masse gestite (il comparto punta ormai con decisione ai 1.000 miliardi di euro di patrimonio gestito nel nostro Paese).
Anna Gervasoni presidente Aifi, ordinario della LIUC – Università Cattaneo e presidente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio spiega che“Il dato in esame, chiaramente, si riferisce all’ultima seduta dello scorso anno, non sconta di conseguenza l’impatto negativo della crisi finanziaria determinata da Covid-19 che vedremo nel calcolo dell’indice del 2020”.
Andrea Ragaini, vice direttore generale di Banca Generali, sottolinea che “l’analisi dell’indice fotografa un quadro molto interessante del private banking in Italia che sta mostrando grande innovazione e versatilità nell’offerta. Il recupero dei mercati ha contribuito alla creazione di ricchezza ma c’è da segnalare anche la crescente tendenza di investimenti alternativi che aumentano la protezione e la possibilità di avvicinare anche il risparmio all’economia reale. Con la crisi per la pandemia e lo spettro di una pesante recessione le sfide riguardano proprio il tema della protezione, della decorrelazione delle asset-class negli investimenti, e il contributo del settore al sistema. Tutti elementi che la vicinanza dei private banker alla clientela stanno mostrando di affrontare con grande determinazione”.
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