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10/24/2016 | Stefania Pescarmona
Settembre è stato un mese tutto sommato positivo per i fondi hedge. In un contesto in cui si è assistito a un aumento dell'avversione al rischio e dove tutti i riflettori sono rimasti puntati sulle banche centrali, con il Brent che ha finito per chiudere sopra i 50 dollari (+6%) e il biglietto verde che ha ceduto terreno nei confronti di EUR, CHF e JPY, ma si è apprezzato rispetto a GBP e MXN, l'indice Lyxor Hedge Fund ha guadagnato lo 0,14%, con 5 indici Lyxor su 10 in territorio positivo a fine mese.
Le strategie con beta più elevato, fra cui i gestori L/S Equity ed Event Driven, hanno sovraperformato. In particolare, questi ultimi hanno chiuso il miglior trimestre da fine 2013, con la strategia Merger Arbitrage che ha continuato a riportare ottimi risultati grazie al completamento di diverse operazioni di alto profilo in portafoglio (EMC e Dell, ARM Holdings e Softbank, Medivation e Pfizer), mentre l’attivismo di alcuni gestori ha sostenuto la performance dei fondi Special Situations grazie ad accordi post-fusione (Willis Tower, AB Inbev) nonché a specifiche transazioni quali Baxter. "Dopo svariati trimestri di rendimenti robusti, i fondi merger arbitrage stanno adottando un orientamento improntato alla prudenza, concentrando i portafogli su convinzioni solide con un rischio regolamentare/politico moderato”, ha commentato Philippe Ferreira, Senior Cross-Asset Strategist di Lyxor Asset Management che - guardando al futuro - si attende “guadagni moderati per i fondi merger arbitrage alla luce dell'orientamento prudente dei gestori; ciò nonostante, la strategia dovrebbe evidenziare una buona tenuta in caso di aumento dell'avversione al rischio nel quarto trimestre”.
Per contro, i fondi CTA sono stati penalizzati da inversioni di tendenza, mentre quelli Market Neutral L/S Equity hanno risentito della rotazione a livello di fattori. I primi modelli, in particolare, hanno ribilanciato in misura significativa i loro portafogli (esposizione più contenuta al reddito fisso, orientamento più rischioso verso gli asset di rischio, consolidamento del posizionamento long sull'USD). A questo proposito, i fondi CTA hanno temporaneamente perso parte del loro potere di copertura, ma hanno continuato a fungere da validi elementi di diversificazione nei portafogli nel lungo termine.
Quanto al resto, I fondi Global Macro hanno seguito un andamento pressoché piatto: il loro posizionamento long sul dollaro americano (soprattutto rispetto alle valute dei mercati sviluppati) e il complesso delle loro posizioni short sul reddito fisso hanno rappresentato il principale freno alla performance. Infine, i gestori Credit Arbitrage hanno registrato leggere perdite poiché i mercati del credito sono stati interessati da una volatilità più accentuata; di conseguenza, hanno mantenuto un'esposizione cauta. In particolare, per quanto riguarda il Fixed Income Arbitrage, l'irripidimento globale della curva dei rendimenti ha penalizzato i gestori.
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