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AIPB, la regia della banca nel legame banker-cliente

6/8/2016 | Stefania Pescarmona

Tra i servizi offerti dalla banca di riferimento, al primo posto c’è la consulenza sulla gestione degli investimenti finanziari, seguita, a stretto giro, dalla presenza di un consulente dedicato


Banker, clienti e istituti bancari. Questi i tre protagonisti nel private banking. Se da una parte, infatti, si fa sempre più stretto il rapporto che lega i primi due player, dall'altra parte non si deve scordare che, alle spalle di un buon professionista, c’è sempre il supporto di un istituto bancario. Parola di AIPB, che ricorda che sono le banche che, di fatto, mettono il banker in condizioni di portare avanti il proprio lavoro, così come sono sempre le banche a progettare e rendere effettivi nella pratica i servizi da proporre ai clienti.

 

Ma quali sono i servizi offerti dalla banca di riferimento? Secondo i dati forniti dall’ufficio studi Aipb, al primo posto c’è la consulenza sulla gestione degli investimenti finanziari (96,5%), seguita, a stretto giro, dalla presenza di un consulente dedicato (93,8%); il servizio meno gettonato risulta essere, invece, gli incontri formativi/informativi su temi finanziari o prodotti di investimento specifici (46,7%).

 

“Il private banking si caratterizza per il suo alto grado di qualità e personalizzazione”, commenta AIPB, che prosegue dicendo che allora il punto è cruciale: “Infatti, se gli operatori sono consapevoli dei propri punti deboli, suggeriti da chi fruisce direttamente del servizio, sarà più semplice migliorare in primis i propri standard – spiega l'associazione – Inoltre, cosa forse ancora più importante, si ha una visione d’insieme, del settore intero, accrescendo anno dopo anno la qualità delle performance di mercato”.

 

Oltretutto, quanto più la qualità dei servizi offerti è alta, tanto più i clienti diventano col tempo fedeli all’istituto bancario di riferimento e questo è, da parte della clientela, il riscontro migliore che si possa garantire. Clienti soddisfatti dei propri operatori di riferimento sono, più in generale, clienti soddisfatti, e quindi fedeli, del settore nel suo complesso. Sfruttando la solidità di queste fondamenta, se si considera la questione in una prospettiva di medio e lungo termine, in futuro sarà forse meno complicato e più immediato riuscire a conquistare anche quella fetta di mercato che ancora non ha preso parte all’industria. “Si tratta, per dirla con una metafora che utilizza la terminologia di settore, di investire in se stessi ora, per godere dei benefici in un futuro non necessariamente prossimo”, conclude AIPB.

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