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Diamanti, come scegliere quello giusto

8/6/2014 | Redazione Advisor

Sempre meglio diversificare, privilegiando pietre più piccole a una singola di dimensione e valore rilevanti


La regola della diversificazione non ha eccezioni. Neppure quando si applica ai diamanti da investimento, bene rifugio sui generis (leggi), escluso dai recenti interventi sulla tassazione in materia di rendite finanziarie (leggi). “In linea di massima, ai diamanti può essere destinata una percentuale prossima al 10% della liquidità in portafoglio”, premette Claudio Giacobazzi amministratore delegato di Intermarket Diamond Business (nella foto), broker specializzato che dichiara una quota pari al 95% del mercato italiano, per una media di circa 130-150 milioni di euro intermediati ogni anno. L'esposizione ai diamanti può salire, spiega Giacobazzi, se l'investitore ha un atteggiamento particolarmente difensivo o diminuire in caso contrario.

 

Comunque sia, occorre evitare di concentrare in una sola pietra il proprio acquisto. “La soglia minima per avere in portafoglio un diamante da investimento è attorno ai 5.000 euro. Per una pietra di un carato e mezzo si può raggiungere la somma di 40.000 - 80.000 euro, a seconda delle caratteristiche. Ma noi suggeriamo di non superare mai la soglia di 30.000 euro di valore per una singola pietra”, chiarisce l'ad. Premesso che l'orizzonte temporale adatto all'investimento nei diamanti è di 5-10 anni, può capitare che all'improvviso si abbia necessità di smobilizzarne una parte, operazione possibile, evidentemente, solo se si sono acquistate più pietre. “Vale la pena ricordare che il rendimento non varia con la dimensione del diamante - negli ultimi 10 anni hanno reso mediamente il 4,41% l’anno a prescindere dal taglio: dietro la decisione di acquistare una pietra importante al posto di 3-4 di dimensioni più piccole c'è una scelta di natura emozionale, che noi cerchiamo di disincentivare”.

 

In ogni caso, le pietre adatte ad essere acquistate nell'ottica dell'investimento sono quelle di qualità più elevata in termini di purezza e colore, con caratteristiche di simmetria, taglio e proporzione “very good” o “excellent” e fluorescenza nulla. É indispensabile che i diamanti da investimento siano corredati da certificazione gemmologica riconosciuta a livello internazionale.

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