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6/18/2014 | Redazione Advisor
Più consulenza a pagamento e asset protection. Meno banking ordinario e attività d'intermediazione mobiliare. Così cambierà nei prossimi due anni la composizioni dei ricavi delle private bank italiane. Secondo un'indagine realizzate dall'Aipb sull'orientamento delle direzioni private, in particolare, il peso della consulenza a pagamento sulla redditività complessiva è destinato a quadruplicare, passando dal 3,3% al 12,5% nell'arco dei prossimi 24 mesi. Sono in crescita anche i frutti della comparto assicurativo, dallo 0,8% al 2% mentre perdono quota l'attività bancaria tradizionale (dal 12,4 al 9%) e l'intermediazione mobiliare (dal 16,7 al 12,1%).
Un lieve assestamento si registra anche nell'attività core delle strutture dedicate ai grandi patrimoni: i fondi e le gestioni patrimoniali perdono rispettivamente uno e due punti percentuali, ma da soli continuano a rappresentare oltre la metà dei ricavi nell'universo del private banking. Se è vero che, complessivamente, la redditività dell'industria è in aumento costante dal 2009, questa resta concentrata, infatti, sulla parte core del servizio dedicato ai clienti Private. La ricerca di una maggiore efficienza ha già dato risultati: il cost/income è passato dal 63% del 2009 al 51,9% del 2012. E ora il dibattito sull'efficientamento sembra essere rivolto soprattutto al modello distributivo.
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