Le nuove linee guida dell'Esma sui fondi Ucits, che entreranno in vigore nel 2014, mietono la prima vittima nel mondo degli hedge. Cantab Capital Partners, gestore globale che vanta 5,5 miliardi di dollari in gestione, la scorsa settimana ha annunciato l'imminente chiusura del suo unico fondo Ucits, il CCP Quantitative Ucits, a seguito delle pressioni dei regolatori europei. Altri asset manager, invece, come riporta FTfm, stanno ristrutturando alcuni fondi simili per raggirare le regole europee.

La chiusura del fondo di Cantab Capital,  uno strumento che investe in commodity e che replica il fondo fratello di Cantab Capital basato alle isole Cayman, è prevista il prossimo 30 giugno. Ma come tutti i fondi Ucits, anche il CCP Quantitative non può investire in alcuni asset, come i future sulle commodity. Per raggirare le regole europee, ha in portafoglio i total return swap basati sul fondo fratello basato alle isole Cayman che invece può vendere e comprare future sulle commodity. Ma le nuove regole dell'Esma impongono ai gestori di pubblicizzare nel dettaglio questa metodologia, se utilizzata. Cosa non affatto gradita ai gestori, visto che si tratta di rendere nota la strategia seguita dal fondo hedge offshore su cui sono basati gli swap in portafoglio. I fondi hedge, infatti, cercano sempre di sfruttare le inefficienze dei mercati: se venissero conosciute da tutti le strategie seguite ed i titoli comprati e venduti, i competitori potrebbero replicare le tattiche di investimento seguite e quindi ridurre i profitti ed il valore aggiunto del gestore.