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2/14/2013 | Massimo Morici
Corporate o governativi? Investment grad o high yield? Meglio investire in Europa o in Asia? Sono tante le domende che si pongono gli investitori interessati a prodotti nell'area del reddito fisso. AdvisorOnline ha chiesto a Christoph Auvity (nella foto), responsabile centro d’investimento Global Corporate Credit di BNP Paribas Investment Partners, cosa mettere in portafoglio quest'anno.
Qual è la vostra view sul mercato obbligazionario corporate europeo nel 2013?
Il 2012 è stato un anno interessante per il mercato obbligazionario corporate con rendimenti a doppia cifra per gli emittenti europei investment grade (la prima volta dal 2009) ed un significante restringimento degli spread. Nonostante nuove tensioni sui tassi di interesse a inizio anno, i rendimenti assoluti rimangono bassi e le obbligazioni corporate continuano ad essere interessanti a livello di spread. Nonostante i rendimenti siano già ai minimi, prevediamo un ulteriore restringimento se il mercato obbligazionario corporate continua nella sua normalizzazione. Gli spread attuali sono vicini ai 150 punti base (dati al 6 febbraio 2013 ML Euro Corporate index), ancora al di sopra delle tendenze a lungo termine e a nostro avviso sono abbastanza ragionevoli dato il contesto di crescita lenta. Se nel 2013 assisteremo ad un ulteriore restringimento di 20-40 punti base prevediamo dei rendimenti bassi del 3-4% nel corso dell’anno.
Quali i settori su cui puntare nel 2013 e quali evitare?
Grazie alle politiche della BCE, soprattutto l’LTRO, il rischio di default del sistema finanziario europeo si è ridotto nella parte breve della curva dei rendimenti. Nel 2012 il settore finanziario ha sovraperformato il settore industrials in modo considerevole. Nel 2013, a nostro avviso la BCE continuerà la sua politica accomodante e nonostante alcuni picchi di volatilità tra il mese di gennaio e febbraio 2013, il settore dovrebbe continuare a sovraperformare in vista della diminuzione del rischio sistemico. Continuiamo a rimanere leggermente positivi sugli emittenti finanziari subordinati (Paesi europei core) e sulle assicurazioni. Nonostante la buona performance del 2012 e dell’inizio del 2013, gli emittenti finanziari subordinati, soprattutto gli LT2 hanno sottoperformato alla fine di gennaio 2013 soprattutto per motivi tecnici. Nel complesso quindi preferiamo gli emittenti finanziari rispetto a quelli industriali, tranne che nei Paesi periferici dell’Eurozona, dove preferiamo gli industriali.
Sui mercati dell'Europa periferica, quest'anno è meglio puntare sui corporate o sui governativi?Nonostante i bassi rendimenti, le obbligazioni corporate offrono ancora uno spread/premium decente rispetto ai titoli sovrani. Oltre all’allocazione settoriale, un importante fattore chiave per la costruzione del portafoglio è l’allocazione geografica. Un po 'paradossalmente, la debolezza dei mercati del credito si è verificata nello stesso tempo in cui è migliorato notevolmente il sentiment nei titoli sovrani dei Paesi periferici alla fine di gennaio 2013. Nonostante alcuni rischi specifici, i fondamentali rimangono buoni, perciò continuiamo a considerare interessanti gli emittenti corporate spagnoli e italiani, in particolare quelle società abbastanza forti da resistere alle conseguenze di eventuali declassamenti dei rating sovrani.
Qual è il vostro fondo principale? Ci può descrivere brevemente le caratteristiche principali?
Uno dei fondi principali della nostra gamma è Parvest Bond Euro Corporate. Offre agli investitori un’esposizione alle obbligazioni corporate investment grade dell’Eurozona ed è gestito dal nostro team basato a Parigi. I principali catalizzatori della performance sono: posizionamento sul credito, allocazione settoriale, rigorosa selezione degli emittenti ed infine la view del team sui tassi d’interesse. Inoltre gestiamo il fondo con un limite di duration +/-1 sui tassi d’interesse e un limite del +/-2 della duration del credit spread rispetto all’indice di riferimento (Barclays Euro Corporate). Il fondo ha ricevuto il rating “Strong” da Fitch a dicembre 2012.
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