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Consulenti, ecco il nuovo target su cui puntare

8/22/2022 | Marcella Persola

Uno degli ultimi studi identifica quale generazione di investitori può rappresentare un driver di crescita per il portafoglio degli advisor


Si è sempre parlato dei Millennials come un nuovo target di investitori interessante per gli advisor. Spesso però si è avuto il timore che considerata l’abitudine di questa generazione a rivolgersi alla tecnologia, fossero più propensi a rivolgersi ad advisor digitali o roboadvisor. Se questo aspetto resta una connotazione di questa nuova generazione di investitori, dall’altra emerge sempre di più la volontà di ricevere una consulenza personalizzata e vis à vis.

 

A confermarlo uno degli ultimi studi di Cerulli Associates che stima che i Millennial avranno un patrimonio netto medio di oltre 278.000 dollari nel 2021, con un aumento medio annuo del 23,1% dal 2016, il tasso di crescita più alto di qualsiasi altra generazione. I Millennials - un tempo considerati troppo giovani e non abbastanza ricchi da richiedere una consulenza completa - stanno iniziando a mettere su famiglia, ad acquistare casa e ad assumere posizioni di leadership nella loro carriera.

 

Questa generazione sta progressivamente cercando una consulenza e una pianificazione finanziaria per gestire al meglio i propri affari e garantire che i propri obiettivi pensionistici siano rispettati. La ricerca rileva che il 59% dei Millennial si identifica come cercatore di consulenza, ovvero colui che desidera più consulenza finanziaria di quella che riceve attualmente, è interessato a nuove idee e, soprattutto, è disposto a pagare per tale consulenza. Inoltre, la ricerca rileva che i Millennials hanno meno probabilità di aderire al fai da te (6%) e di impegnarsi più attivamente con le proprie finanze.

 

Sebbene si tratti di investitori che utilizzano anche piattaforme digitali, sempre più spesso richiedono una consulenza più personalizzata, compresa una pianificazione finanziaria completa. "L'interesse attivo per le loro finanze significa anche che i Millennial sono più propensi a parlare apertamente di ciò che stanno cercando, consentendo potenzialmente lo sviluppo di una forte relazione bidirezionale con i loro consulenti", afferma John McKenna, analista della ricerca.

 

 "Prendersi cura dei clienti Millennial negli anni in cui guadagnano ricchezza rappresenta un mercato in gran parte non sfruttato per i consulenti. È anche una base di clienti che potrebbe essere fedele per i prossimi 40 anni se ci si sforza di portarli all'ovile in anticipo", conclude McKenna.

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