Il cda della Fininvest ha dato mandato all'a.d. Pasquale Cannatelli di richiedere alla Banca d'Italia una proroga del termine di istituzione del previsto trust in cui far confluire la quota eccedente il 9,9% in Mediolanum per un periodo di tempo compatibile con la decisione sull'istanza cautelare avanzata ieri da Silvio Berlusconi. Lo riporta una nota al termine del board della holding della famiglia Berlusconi. Contestualmente, il cda ha deliberato di istituire il trust e nominare il trustee, Sirefid di Intesa Sanpaolo, e il guardiano, la professoressa Marina Brogi. La risposta di Bankitalia, tuttavia, deve arrivare entro oggi, giorno in cui cade il termine di Finivest per decidere la costituzione di un trust in cui dirottare la quota in Mediolanum.

Fininvest lo scorso ottobre aveva annunciato che a seguito del processo di iscrizione di Mediolanum nell’albo dei gruppi bancari e a seguito della sopravvenuta perdita dei requisiti di onorabilità in capo al proprio controllante indiretto, Silvio Berlusconi, Banca d'Italia aveva disposto le misure previste dalle norme applicabili (articoli 24 e 25 TUB), inclusa la dismissione della partecipazione in Mediolanum eccedente il 9,9% (ad oggi Fininvest detiene il 35,130% di Mediolanum) con la possibilità di conferirla in un trust ai fini della successiva alienazione a terzi entro 30 mesi dalla data della sua istituzione.

Secondo quanto riporta il Messaggero, dietro la decisione di Fininvest di andare avanti con il trust (difficile che Via Nazionale si esprima, considerando i tempi ristretti) ci sarebbe la moral suasion di ennio Doris, la cui famiglia detiene il 40,6% di Mediolanum, che non gradirebbe una posizione di rottura con la Vigilanza per non creare imbarazzo al gruppo. I legali di Berlusconi hanno presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione di Bankitalia di ottobre di accantonare la quota eccedente il 9,9% in Mediolanum in un trust.