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8/14/2012 | Roberto Abate
Crescono gli incentivi e le retrocessioni per la rete di consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) di Banca Mediolanum (4.432 pf al 30 giugno). Secondo quanto emerge dalla relazione semestrale del Gruppo Mediolanum, depositata alcuni giorni fa, i costi di pertinenza del segmento Asset Management ammontano a 136,1 milioni nei primi sei mesi del 2012, in crescita di 10,6 milioni dai 125,5 milioni di un anno prima, a causa di maggiori commissioni passive di rete, che sono passate da 74,8 milioni dei primi sei mesi del 2011 a 87,1 milioni del semestre in esame "per effetto dell'incremento delle commissioni di gestione retrocesse alla rete di vendita e dei maggiori stanziamenti di incentivi legati a obiettivi commerciali".
Incremento dei costi che è stato però più che compensato dalla crescita dei ricavi del comparto nel periodo in esame. La divisione Asset Management ha chiuso i primi sei mesi dell'anno con un utile lordo pre imposte di 81,3 milioni (+73%) rispetto ai 47 milioni di un anno fa, grazie a commissioni attive cresciute a 217,2 milioni, +45,5 milioni rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno (171,7 milioni), "principalmente per l'apporto delle commissioni di performance (+32,1 milioni) e delle commissioni di gestione (+12,7 milioni), quest'ultime in relazione alla crescita degli assets in gestione", si legge nella relazione.
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