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3/1/2011 | redazione
L'Italia archivia il 2010 con un Pil in crescita dell'1,3%. A comunicarlo è l'Istat che ha indicato un dato migliore delle attese del governo che nella decisione di finanza pubblica indicava un +1,25. A spingere il Pil sono stati i consumi delle famiglie, che hanno contribuito per 0,6 punti percentuali, mentre la spesa della pubblica amministrazione ha registrato un calo dello 0,1%.
In particolare, l'incremento dei consumi privati interni è stato pari all'1,0%. Gli acquisti all'estero dei residenti sono diminuiti del 4,1%, mentre le spese sul territorio italiano effettuate da non residenti sono aumentate dello 0,2%. Tra gli altri dati diffusi dall'Ista si segnala anche la crescita del 10,5% delle importazioni di beni e servizi, il che ha portato al 3,1% l'incremento delle risorse disponibili. Infine, ancora in diminuzione risultano gli investimenti in costruzioni (-3,7%). Le esportazioni di beni e servizi hanno segnato un aumento del 9,1%.
Sul fronte "fisco" l'Istat ha comunicato un calo della pressione fiscale che nel 2010 si è attestata al 42,6%, lo 0,5% in meno rispetto al 43,1% del 2009. Migliora l'avanzo primario che, invece, l'anno scorso si è attestato a -0,1% del Pil rispetto al -0,7% del 2009. Le entrate totali, continua l'Istat, sono state pari al 46,6% del Pil alla fine del 2010, in crescita dello 0,9% rispetto al 2009.
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