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6/9/2011 | Marcella Persola
Sono oltre 3.400 i ricorsi presentati nel corso del 2010 all' ABF (Arbitro Bancario Finanziario) e 1.788 sono le decisioni che sono state adottate. Questo è quanto emerge dalla presentazione dei dati di bilancio dell'Arbitro Bancario Finanziario, l'organo indipendente di risoluzione stragiudiziale delle controversie, nato a ottobre del 2009, per il quale la Banca d'Italia svolge il ruolo di segreteria tecnica.
La maggior parte dei ricorsi circa l'80,2% è rivolto nei confronti delle banche e riguarda soprattutto i conti correnti il 21,6% del totale e i mutui per il 16% del totale. A finire nel mirino degli arbitri sono stati in particolare le carenze degli obblighi di trasparenza e correttezza.
Ovviamente i ricorsi sono soprattutto destinati alle banche più grande, così come agli intermediari. Tra le banche si segnalano Intesa Sanpaolo che è stata oggetto di 336 ricorsi; seghe Mps con 274 segnalazioni, e Poste Italiane, con 214.
Tra le reti di consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) invece Finecobank; Banca Fideuram e Credem.
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