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8/7/2020 | Redazione Advisor
Unipol ha chiuso il primo semestre con un utile di 616,6 milioni di euro, in calo rispetto ai 773,3 milioni dello stesso periodo del 2019, esercizio che aveva beneficiato di una posta straordinaria di 421 milioni legata al primo consolidamento a patrimonio netto di Bper. Il dato normalizzato segna una crescita dell'utile da 353 a 617 milioni di euro (+74,8%), influenzata, spiega una nota, dalla "riduzione della sinistralità durante il periodo di lockdown". La raccolta è scesa del 16,4% a 6,1 miliardi mentre il combined ratio segna un forte miglioramento, dal 94,6% all'82,1%, proprio grazie al calo dei sinistri. L'indice di solvibilità del gruppo è pari al 188%.
La raccolta diretta danni ha risentito del rallentamento dell’attività commerciale a causa dell’emergenza sanitaria e, al 30 giugno 2020, è pari a 3.927 milioni di euro (in calo del 4,4% rispetto ai 4.109 milioni registrati al 30 giugno 2019). A tale ammontare contribuiscono la compagnia UnipolSai, che registra premi Danni per 3.354 milioni di euro (-3,6%) e le altre principali compagnie del Gruppo. UniSalute ha raggiunto premi pari a 239 milioni di euro (+0,2%), Linear ha totalizzato premi per 96 milioni di euro (+0,3%), mentre Arca Assicurazioni riporta premi per 69 milioni di euro sostanzialmente in linea con il dato del primo semestre dell’anno precedente.
Il comparto auto si attesta a 2.041 milioni di euro (-5,1%). Il comparto non auto, con premi pari a 1.887 milioni di euro, ha un calo minore (-3,6%) grazie alla commercializzazione di specifici prodotti legati all’emergenza sanitaria. In questo contesto il Gruppo Unipol registra, al 30 giugno 2020, un combined ratio al netto della riassicurazione pari all’82,1% (80,5% lavoro diretto), in significativo miglioramento rispetto al 94,6% realizzato al 30 giugno 2019 (93,2% lavoro diretto). Il loss ratio al netto della riassicurazione è risultato pari al 54,6% (rispetto al 66,7% del primo semestre 2019), mentre l’expense ratio al netto della riassicurazione si è attestato al 27,4% (contro il 27,9% al 30 giugno 2019). Il risultato ante imposte del settore Danni è pari a 810 milioni di euro (386 milioni nei primi sei mesi dell’esercizio 20191).
Nel comparto vita, il gruppo Unipol ha realizzato una raccolta diretta pari a 2.173 milioni di euro, con un decremento del 31,8% dovuto agli effetti dell’emergenza sanitaria e alle politiche commerciali adottate nel periodo con finalità di contenimento dei rischi, nonché al confronto con un primo semestre 2019 che aveva beneficiato della raccolta straordinaria derivante da due nuovi fondi pensione per complessivi 630 milioni di euro.
La compagnia UnipolSai ha realizzato una raccolta diretta pari a 1.507 milioni di euro (-35,3%) mentre nel canale di bancassicurazione Arca Vita, unitamente alla controllata Arca Vita International, ha segnato una raccolta diretta pari a 632 milioni di euro (-22,1% rispetto agli 811 milioni del primo semestre 2019). Il risultato ante imposte del settore Vita è pari a 14 milioni di euro, contro 139 milioni realizzati nei primi sei mesi dell’esercizio 2019, per effetto di un minor contributo di proventi finanziari di competenza delle compagnie.
Evoluzione prevedibile della gestione
L’estensione in atto su scala mondale della pandemia da Covid-19 e il rischio di eventuali recrudescenze della stessa nel nostro Paese, con conseguenti potenziali riflessi nell’economia, potrebbero avere ripercussioni anche sui mercati di riferimento del gruppo. Ciò nonostante, l’andamento registrato nel primo semestre e le informazioni al momento disponibili consentono al gruppo di confermare, forte anche di una posizione patrimoniale solida, un andamento reddituale della gestione per l’anno in corso in linea con gli obiettivi fissati nel Piano Industriale 2019-2021.
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