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Credem, la raccolta gestita cresce a due cifre nel 2014

3/16/2015

La banca emiliana chiude l'anno con un utile di 152 milioni di euro (+31%), un margine di intermediazione di oltre 1 miliardo e una raccolta di 53 miliardi.


Credem chiude il 2014 con un utile netto consolidato di 151,8 milioni di euro (+31%). Il margine di intermediazione per l’istituto guidato dal direttore generale Adolfo Bizzocchi (nella foto) si attesta a 1,07 miliardi di euro (+7,3%) rispetto a 984 milioni di euro nel 2013. La raccolta complessiva si attesta a 53,5 miliardi (+10,6%) grazie all’apporto di tutte le componenti: la raccolta diretta cresce dell’8,1% a 18,3 miliardi, la raccolta assicurativa del 36,2% a 4,4 maiiardi e la raccolta indiretta del 9,1% a 20,2 miliardi, spinta in particolare dal gestito che cresce del 14,3% a 20,3 miliardi. Particolarmente positivo l’andamento delle commissioni da gestione, intermediazione e consulenza con un apporto di 254,1 milioni di euro.

Nel 2014 il gruppo ha continuato a sostenere famiglie ed imprese con prestiti in crescita del 7,9% a 21,5 miliardi di euro registrando un incremento in valore assoluto dello stock di prestiti di oltre 1,5 miliardi di euro nel corso dell’anno, avvenuto con costante attenzione alla qualità degli attivi ed alla solidità patrimoniale: il rapporto tra sofferenze nette ed impieghi è pari ad 1,55%. La strategia di crescita del gruppo, che ha consentito di acquisire 107.000 nuovi clienti nel 2014, si è focalizzata anche sullo sviluppo delle strutture commerciali con 245 nuove assunzioni di cui il 70,2% al di sotto dei 30 anni e una crescita dell’organico del 2,4% nel corso del 2014, che a fine 2014 contava 5.763 dipendenti, 785 consulenti finanziari (ex-promotori finanziari), 275 agenti finanziari Creacasa e 119 agenti finanziari specializzati nella cessione del quinto.

Il cda ha proposto un dividendo di 0,15 centesimi per azione (+25% rispetto a 0,12 euro del 2013) e un piano di incentivazione. destinato ai 15 top manager e a 13 manager rilevante del gruppo, basato su strumenti finanziari e il conseguente acquisto di azioni proprie . "La nostra strategia di crescita per linee interne - ha dichiarato Bizzocchi, - ci ha consentito di creare valore anche nel corso degli ultimi anni, che sono stati forse i più complessi per l’economia nazionale dal dopoguerra. Siamo riusciti a coniugare sviluppo e redditivit. Questo ci ha consentito di distribuire costantemente dividendi rafforzando contemporaneamente il patrimonio, e quindi la solidità dell’istituto, a tutela anche dei clienti che ci affidano i risparmi o che contano sul nostro aiuto per lo sviluppo dei loro progetti". 

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