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12/6/2024 | Daniele Barzaghi
Crédit Agricole ha ufficializzato alla Banca Centrale Europea e a Banco BPM di aver sottoscritto un ulteriore 5,2% di capitalizzazione del gruppo bancario guidato da Giuseppe Castagna, portando la propria quota (già del 9,9%) al 15,1%.
La seconda banca di Francia per dimensioni, già primo azionista di Banco BPM, ha fatto inoltre sapere che non intende ancora fermarsi, puntando al 19,9%, una volta ricevute le autorizzazioni regolamentari necessarie. Pur negando una prossima offerta pubblica di acquisto.
Non è ancora chiaro se con questa mossa il gruppo transalpino guidato da Philippe Brassac (in foto) intenda opporsi all'Ops sulla terza banca nazionale lanciata dall'italiana UniCredit oppure aumentare il proprio potere di negoziazione, in una partita che coinvolge anche la casa di gestione Amundi.
Il primo asset manager europeo (appartentente a Crédit Agricole) faticherebbe infatti a sopportare la contrazione degli accordi di distribuzione dei propri prodotti finanziaria da tempo annunciata da UniCredit; secondo gli analisti JP Morgan la banca italiana infatti garantirebbe fino al 20% degli attuali ricavi di Amundi.
L'unica certezza al momento è che la mossa del gruppo francese avviene in concomitanza degli incontri a Parigi di Andrea Orcel, numero uno di Unicredit, previsti per metà dicembre.
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