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UniCredit taglia 3.900 posti ma inserirà 1.300 giovani

2/6/2017 | Redazione Advisor

La banca ha dato il via al maxi aumento da 13 miliardi di euro, l'operazione più grande vista a Piazza Affari, che terminerà venerdì 10 marzo


UniCredit oggi ha dato il via alla più grande ricapitalizzazione di Piazza Affari, un'operazione da 13 miliardi di euro che terminerà venerdì 10 marzo. Il prezzo di partenza delle azioni è stato stabilito in 13,11 euro, il diritto di opzione verrà quotato invece a un prezzo di 13,05, secondo quanto calcolato da Borsa Italiana. Le azioni saranno offerte agli azionisti in ragione di 13 nuove ogni 5 possedute; il prezzo di sottoscrizione sarà pari a 8,09 euro per azione.

L'ammontare delle spese per l'aumento di capitale è stimato in circa massimi 500 milioni di euro, "comprensivi di spese per consulenza, spese vive e delle commissioni di garanzia calcolate nella misura massima" come emerge dalla nota di sintesi approvata dalla Consob. I proventi netti derivanti dall'operazione in opzione, in caso di integrale sottoscrizione, sono stimati in circa 12,5 miliardi di euro. Dalla data della nota informativa, "per quanto a conoscenza dell'emittente", nessuno degli azionisti rilevanti (con partecipazioni pari o superiori al 3%) "né i membri del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale, né i dirigenti con responsabilità strategiche hanno espresso alcuna determinazione in ordine alla sottoscrizione" delle azioni in opzione nell'ambito dell'aumento di capitale.

La banca "non è a conoscenza di soggetti che intendano sottoscrivere una percentuale dell'offerta superiore al 5% della stessa". I soci che non sottoscriveranno l'aumento subiranno una diluizione del 72,22% della loro partecipazione nel capitale della banca in caso di integrale sottoscrizione della ricapitalizzazione. Fra i soci italiani UniCredit, Fondazione Crt ha dato disponibilità a sottoscrivere l’aumento per la quota di sua competenza (2,5%), Fondazione Cariverona invece sottoscriverà fino al 73% della sua quota (2,23%). Intanto il gruppo ha raggiunto l'accordo con i sindacati sui 3.900 esuberi previsti in Italia dal piano "Transform 2019". Lo ha comunicato l’istituto di credito in una nota. Gli esuberi saranno gestiti con piani di pre-pensionamento su base volontaria attraverso l'accesso al Fondo di solidarietà del settore finanziario. UniCredit si è impegnata ad assumere 1.300 giovani durante i prossimi tre anni.

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