L'Ungheria impatta la trimestrale di Intesa Sanpaolo
7/22/2014
La banca comunica che l'entrata in vigore di una nuova legge sul sistema bancario peserà per 65 milioni di euro in termini di utile netto consolidato
L’entrata in vigore di una nuova legge sul sistema bancario in Ungheria comporterà per Intesa Sanpaolo un impatto negativo in termini di utile netto consolidato del secondo trimestre 2014 pari a circa 65 milioni di euro a fronte dei rimborsi alla clientela relativi alla correzione dello spread.
Lo rende noto la banca spiegando che la controllata ungherese CIB Bank e il gruppo sono interessati dalla legge approvata in Ungheria il 4 luglio scorso, e pubblicata il 18 luglio scorso, riguardante il locale sistema bancario. La nuova legge, in dettaglio, stabilisce l’annullamento e la conseguente correzione retroattiva dello spread bid/offer applicato ai crediti retail in valuta estera e delle modifiche - che la legge definisce unilaterali - delle condizioni applicate ai crediti retail sia in valuta estera sia in valuta locale.
Poiché CIB Bank intende esercitare il diritto - previsto dalla predetta legge - di avviare un’azione legale per dimostrare che le modifiche delle condizioni applicate ai crediti retail sono state corrette e hanno rispettato la normativa in vigore, prosegue la nota, i potenziali oneri dei relativi eventuali rimborsi da riconoscere alla clientela non sono ad oggi determinabili.
Inoltre, conclude la banca, non sono ad oggi determinabili i possibili ulteriori oneri derivanti dall’approvazione della normativa, prevista per la seconda metà dell’anno, in merito alla conversione in fiorini ungheresi dei crediti retail in valuta estera.
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